[…] Sabato 16.7.2016 alle 18,00 presso la Galleria Melesi di Lecco parteciperò alla presentazione del libro di Pasquale D’Ascola I venticinque racconti della signorina Conti. […]
[…] Giovedì 30.6.2016 alle 21,00 presso l’Osteria dell’Utopia di Milano parteciperò alla presentazione del libro di Pasquale D’Ascola I venticinque racconti della signorina Conti. […]
[…] Martedì 3.5.2016 alle 18,00 in collegamento con il Conservatorio di Milano parteciperò alla presentazione del libro di Pasquale D’Ascola I venticinque racconti della signorina Conti. […]
Signori miei, signori miei, arrossisco e ringrazio e apprezzo in Diego l’uso del verbo garbare che è toscano e cortese-courtois. RIngrazio Alberto di avere messo in atto questa pubblicità per me, ma grazie non basterà mai, ed entrambi per la passione profusa nel leggermi.
p.s. Statale 67 è di tre anni fa. Piace molto anche a me. Il luogo esiste. I fantasmi no. Scrivo sempre di cose che vedo e trasfiguro.
Anzitutto grazie, caro Diego, per l’acuta osservazione sulla scrittura filmica di Pasquale e per il link alla tua recensione.
Alla domanda che poni non posso rispondere per una duplice ragione.
La prima è perché ho indicato nella prefazione alcuni dei racconti che più mi hanno coinvolto.
La seconda, ed è quella veramente importante, è che questi racconti a me sembrano in realtà un unico testo, un romanzo nel quale nomi, luoghi e situazioni possono variare ma in cui si dipana un’unica vicenda gnostica, un itinerario gelido e splendente nei meandri dell’umano, sin là -lontano, lontano- dove lo stare al mondo incontra la domanda per cui al mondo si è venuti. E lì si squarcia il senso.
Caro Alberto, mi piacerebbe sapere, da un lettore del tuo livello (diciamo lettore e scrittore li vedo in questo caso della stessa levatura), quale è il racconto che più t’è garbato?
Io li ho apprezzati, anzi direi amati tutti, ma ho una predilezione per un racconto breve delizioso, elegante ed onirico come pochi, cioè «Statale 67 con casa d’angolo», c’è una visione con teleobiettivo spinto, alternata ad un sguardo pacato sul paesaggio antipittoresco che mi ricorda certe sequenze di Wenders.
Con sfacciata autovalutazione segnalo le mie due righette su questo libro
6 commenti
L'affilata lama delle parole - agb
[…] Sabato 16.7.2016 alle 18,00 presso la Galleria Melesi di Lecco parteciperò alla presentazione del libro di Pasquale D’Ascola I venticinque racconti della signorina Conti. […]
D'Ascola: l'entomologo, il chirurgo, il giansenista - agb
[…] Giovedì 30.6.2016 alle 21,00 presso l’Osteria dell’Utopia di Milano parteciperò alla presentazione del libro di Pasquale D’Ascola I venticinque racconti della signorina Conti. […]
Venticinque racconti - agb
[…] Martedì 3.5.2016 alle 18,00 in collegamento con il Conservatorio di Milano parteciperò alla presentazione del libro di Pasquale D’Ascola I venticinque racconti della signorina Conti. […]
Pasquale D'Ascola
Signori miei, signori miei, arrossisco e ringrazio e apprezzo in Diego l’uso del verbo garbare che è toscano e cortese-courtois. RIngrazio Alberto di avere messo in atto questa pubblicità per me, ma grazie non basterà mai, ed entrambi per la passione profusa nel leggermi.
p.s. Statale 67 è di tre anni fa. Piace molto anche a me. Il luogo esiste. I fantasmi no. Scrivo sempre di cose che vedo e trasfiguro.
Un abbraccio commosso. P.
agbiuso
Anzitutto grazie, caro Diego, per l’acuta osservazione sulla scrittura filmica di Pasquale e per il link alla tua recensione.
Alla domanda che poni non posso rispondere per una duplice ragione.
La prima è perché ho indicato nella prefazione alcuni dei racconti che più mi hanno coinvolto.
La seconda, ed è quella veramente importante, è che questi racconti a me sembrano in realtà un unico testo, un romanzo nel quale nomi, luoghi e situazioni possono variare ma in cui si dipana un’unica vicenda gnostica, un itinerario gelido e splendente nei meandri dell’umano, sin là -lontano, lontano- dove lo stare al mondo incontra la domanda per cui al mondo si è venuti. E lì si squarcia il senso.
diego
Caro Alberto, mi piacerebbe sapere, da un lettore del tuo livello (diciamo lettore e scrittore li vedo in questo caso della stessa levatura), quale è il racconto che più t’è garbato?
Io li ho apprezzati, anzi direi amati tutti, ma ho una predilezione per un racconto breve delizioso, elegante ed onirico come pochi, cioè «Statale 67 con casa d’angolo», c’è una visione con teleobiettivo spinto, alternata ad un sguardo pacato sul paesaggio antipittoresco che mi ricorda certe sequenze di Wenders.
Con sfacciata autovalutazione segnalo le mie due righette su questo libro
http://diego56.com/2014/05/24/una-scrittura-spettacolare/