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Liberi

Dal sito notav.info
4 maggio 2014

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Pubblichiamo qui di seguito la lettera scritta dalla mamma di Mattia, uno dei 4 giovani No Tav ancora detenuti in carcere con l’assurda accusa di terrorismo e in regime di massima sicurezza.
Questa lettera giunge a pochi giorni dalla manifestazione No Tav che è stata convocata a Torino il 10 maggio e che chiederà l’immediata liberazione di Mattia, Chiara, Claudio e Nicolò e di tutte le persone ancora sottoposte a restrizioni della libertà personale.

Carissimo figlio, perdonami se rendo pubblica questa lettera, ma ciò che ci accade non appartiene solo a noi.

Tra pochi giorni sono cinque mesi che sei chiuso in carcere, tanta vita rubata. Sono centocinquanta lunghi giorni e centocinquanta lunghe notti di angoscia.

Ti chiedo sempre di tenere duro, ma sono io che non ho più la forza. L’amarezza a tratti mi sommerge, lo sdegno mi ferma il respiro. Mi sveglio di soprassalto ogni notte e nel silenzio mi sembra di poterti raggiungere nell’isolamento atroce in cui ti costringono. L’idea di vivere in un paese che permette che questo accada mi ripugna. Sono oscene queste maschere del potere interessate solo alle loro poltrone e ai loro portafogli. La corruzione in Italia è spaventosa, la politica ha perso qualsiasi ideale di giustizia e di uguaglianza.
E per voi giovani non c’è nulla, il vostro futuro è stato depredato da chi oggi vi giudica..né lavoro, né aria che si possa respirare, né terra pulita, né libertà. Dovete tacere , dovete subire, altrimenti essere incarcerati.
Carissimo Mattia, perché ti abbiamo insegnato il dovere di dissentire, di ribellarti davanti alle ingiustizie? Perché ti abbiamo trasmesso l’amore per l’umanità e per la Terra?
Non era meglio lasciarti crescere cullato dalla edificante “cultura” offerta dal nostro Paese negli ultimi vent’anni?
Sono certa che risponderai no, che preferisci mille volte essere chi sei e dove sei piuttosto che adeguarti a questo spettacolo raccapricciante offerto da chi esercita l’abuso di potere applaudendo gli assassini di Aldrovandi, rispondendo con i manganelli e la prigione ai movimenti popolari che nascono sulle necessità reali della gente, ignorate da chi dovrebbe cercare e trovare delle risposte.
Carissimo figlio, sabato 10 saremo tutti a Torino alla manifestazione contro la barbarie dell’accusa di terrorismo, contro la devastazione della Val di Susa, per la libertà di dissenso, per il diritto degli italiani a una esistenza dignitosa.
Ci saremo tutti e saremo tanti.

Manifesterò tutto l’amore che provo per te, ma anche per Claudio, Chiara e Niccolò e la promessa è di non smettere mai di lottare fino a quando non vi riporteremo a casa.
Un abbraccio, mamma
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Fonte: Lettera della mamma di Mattia

 

5 commenti

  • agbiuso

    Maggio 16, 2014

    Una buona notizia 🙂

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    Cassazione: cade l’accusa di terrorismo per i notav

    E’ arrivata da pochi minuti la sentenza della Corte di Cassazione che annulla la sentenza del tribunale della libertà che ora dovrà riformulare il reato per i quattro in base alle indicazioni della Cassazione. Cade quindi il reato di terrorismo e il tentativo spregiudicato della procura di Torino che tiene in carcere dallo scorso dicembre Chiara, Claudio,Mattia e Niccolò.

    L’estrema forzatura dei pm con l’elmetto che hanno basato tutta l’accusa sul reato del “270 sexies’(connesso al 280 ):, “attentato con finalità terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, oltre che detenzione di armi da guerra e danneggiamenti” va in pezzi se giudicata fuori dalle mura amiche della città di Torino.

    Esiste un ‘caso Torino’ perchè di fatto la Cassazione è da 13 anni annulla le fantasie della procura

    2001: la cassazione annulla le sentenze di Torino che condannavano Edo, Sole e Baleno per associazione sovversiva.
    2012: la cassazione annulla l’ordinanza del tribunale del riesame di Torino che ha tenuto in carcere per mesi due no tav accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale
    2014: la cassazione annulla l’ordinanza del tribunale del riesame di Torino che aveva confermato l’accusa di terrorismo contro 4 no tav, tenendoli in carcere per 6 mesi.
    Tutte misure richieste dalla procura di Torino, oggi come 13 anni fa e tutte puntualmente smentite dalla cassazione di Roma.

    Tutte richieste che sembravano e sembrano smisurate, sproporzionate, assurde, gonfiate, senza bisogno di essere giuristi.

    Sarebbe ora di prendere atto dell’anomalia in corso nella procura torinese e nel pool di pm con l’emetto che oggi, dopo il dossier sulle strane amicizie del pm Rinaudo, la bufala dell’aggressione all’autista (montata poi da pm e media) e la sentenza odierna, ha perso definitivamente credibilità.
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    Fonte: Notav.info, 16.5.2014

  • agbiuso

    Maggio 15, 2014

    Si erano inventati anche un’aggressione mai accaduta per criminalizzare chi contesta l’inutile, distruttivo e criminogeno Treno ad Alta Velocità:
    L’aggressione all’autista di Rinaudo era una bufala!

  • agbiuso

    Maggio 13, 2014

    L‘infamia delle Istituzioni italiane, che si costituiscono parte civile contro chi non ha fatto male a nessuno -e anzi difende l’ambiente- e non si presentano contro chi ha causato uno sterminio nella sanità.
    Maledetti Presidenti, maledetti Ministri.

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    Nel processone ai no tav per i fatti del 27 giugno e 3 luglio 2011 che si celebra a Torino in aula bunker, si sono costituiti parte civile, contro i 53 no tav imputati di resistenza violenza e lesioni a pubblico ufficiale, i ministeri dell’interno, della difesa e dell’economia reclamando centinaia di migliaia di euro per danni. anche la presidenza del consiglio dei ministri aveva provato a costituirsi pretendendo di farsi risarcire il danno di immagine internazionale per milioni di euro, ma gli avvocati dei no tav l’hanno fatta escludere.

    L’altro ieri si è svolta a Napoli l’udienza preliminare di un altro processo. Quello per lo scandalo dei plasmaderivati infetti, la più brutta pagina della storia farmaceutica italiana che ha ucciso con l’AIDS oltre 410 nostri concittadini, e più di 2000 ne ha contagiati con epatite C per l’uso tra il 1978 ed il 1987 di farmaci infetti. l’udienza dell’altro ieri era la prima di una serie che arriverà a giudizio, e riguardava una tranche iniziale dei decessi. gli imputati erano alcuni dirigenti di industrie farmaceutiche italiane e Duilio Poggiolini, già membro della P2, ex direttore generale del servizio farmaceutico del ministero della sanità dal 1973 al 1992. le accuse contro di loro, di estrema gravità: omicidio colposo plurimo aggravato, per aver omesso di controllare il plasma di origine, non aver inattivato i virus nei farmaci, non aver ritirato i prodotti infetti, non aver informato i pazienti dei rischi. le famiglie delle vittime si attendevano che il governo ci costituisse parte civile contro Poggiolini, e contro gli industriali, chiedendo il risarcimento del danno patrimoniale (indennizzi e risarcimenti già pagati alle famiglie per la perdita dei loro cari) e non patrimoniale (immagine: frustrata dal comportamento criminale degli imputati). ma in udienza quando c’è stato l’appello e il giudice ha chiamato fra le parti offese il ministero della salute, che era stato regolarmente informato, c’è stato il silenzio. non come a Torino quando in dibattimento contro i no tav il giudice ha chiamato il governo e il governo ha risposto presente con la presidenza del consiglio e tre ministeri.

    Allora sarebbe interessante sapere chi a Roma, alla presidenza del consiglio dei ministri o ai ministeri controlla i processi in cui c’è il governo come parte civile e decide se costituirsi o no. capire per quali logiche, su quali sollecitazioni, e di chi, perchè si va a spada tratta contro 53 cittadini accusati di aver commesso reati mentre cercavano di evitare un disastro economico e ambientale colossale, e non lo si fa invece contro un ex piduista corrotto accusato di aver causato la morte di 400 persone.
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    Fonte: Contro chi si scaglia il governo

  • Alberto G. Biuso » Expo

    Maggio 11, 2014

    […] e collega Dario Generali in risposta a Liberi ha […]

  • Dario Generali

    Maggio 10, 2014

    Caro Alberto,

    premesso che non ho nulla in contrario, in linea di principio, alla TAV, che è un servizio che uso continuamente e che mi pare abbia contribuito a collegare l’Italia lungo il versante tirrenico della penisola, trovo che la mamma di Mattia abbia purtroppo assolutamente ragione nel giudizio che dà della classe politica italiana e della sua corruzione.
    Sono davvero maschere del potere oscene, prive di qualsiasi reale legittimità, perché la loro pratica di governo e le loro intenzioni sono in evidente conflitto con lo spirito della nostra Costituzione e con i più evidenti principi di onestà politica e intellettuale.
    Pure trovo che l’Italia sia da tempo avviata verso una condizione antidemocratica e autoritaria, di cui il progetto dell’Italicum ne è un’evidente riprova, che ci richiama la Legge Acerbo e la scalata al potere del fascismo. In questo clima l’insistito ricorso alla repressione poliziesca rappresenta uno strumento di contenimento e di eliminazione del dissenso, secondo logiche tipicamente autoritarie, che confliggono con quella che dovrebbe essere una regolata e democratica vita civile e politica.
    Un caro saluto.
    Dario

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