Skip to content


Lettera a Pier Luigi Bersani

Caro Bersani,
visto che moltissimi non elettori del Movimento 5 Stelle si rivolgono a Grillo e ai deputati di quel partito per chiedere -o implorare- che compia queste o quelle scelte politiche, io mi permetto di rivolgermi a lei anche se non sono un elettore del Partito Democratico ma, appunto, del M5S.
Per il bene dunque dell’Italia in un frangente così rischioso e difficile, le chiedo:

  • di accettare di formare e di sostenere un governo guidato da una personalità indicata dal M5S;
  • di trovare tutti i possibili punti d’intesa tra il programma del suo partito e quello del Movimento;
  • di impegnarsi nella riduzione drastica dei costi della politica che gravano sulla finanza pubblica, cioè su tutti i cittadini, rifiutando sin d’ora per il suo partito il cosiddetto “rimborso delle spese elettorali”;
  • di cancellare l’enorme spreco di danaro pubblico costituito dall’acquisto dei cacciabombardieri F35 e dai lavori per il Treno ad Alta Velocità;
  • di destinare quanto così risparmiato alla scuola pubblica, alla sanità pubblica, alla ricerca;
  • di riferire alla magistratura tutto quello che sa sul gravissimo scandalo finanziario che ha riguardato il Monte dei Paschi di Siena;
  • di restituire legalità alla vita parlamentare esprimendosi nella Giunta elettorale del Senato per l’ineleggibilità del concessionario Silvio Berlusconi;
  • di ritirare l’esercito italiano dai paesi del Vicino Oriente nei quali è impegnato per scopi che contrastano con l’articolo 11 della nostra Costituzione – «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»- e che costituiscono un ulteriore e inaccettabile spreco di danaro pubblico.

Purtroppo su nessuno dei sei problemi concreti che ho indicato (finanziamento ai partiti; cacciabombardieri; TAV; Monte dei Paschi; ineleggibilità del senatore Berlusconi; missioni militari) ho sentito da lei e dal suo partito una minima apertura al confronto con il M5S. Comprende bene che, alla luce di questo pervicace rifiuto, il Movimento non può che respingere la richiesta di favorire la nascita di un governo da lei diretto, governo che risulterebbe inadeguato rispetto alle esigenze del Paese.
Sono pressoché certo che di fronte invece a delle scelte coraggiose, innovative ma normali per qualunque Paese civile, il Movimento 5 Stelle accetterà di costituire un esecutivo “di alto profilo” che governi l’Italia per l’intera legislatura liberandoci dai miasmi del passato e iniziando a operare per il superamento della congiuntura finanziaria -per quanto dipende dal nostro Paese- e garantendo così una maggiore eguaglianza economica e giuridica tra i cittadini italiani, secondo il dettato della Costituzione repubblicana.

La ringrazio e la saluto cordialmente,
Alberto Giovanni Biuso

24 commenti

  • agbiuso

    Marzo 22, 2014

    Interessante. E tragico.

    ===========
    Bersani è stato mandato al massacro dai suoi. E’ caduto nella trappola di non considerarci. Lui non voleva governare con noi che eravamo la prima forza del Paese, la forza nuova del Paese: voleva dei senatori, dei voti per votare lui. E’ stato mandato al massacro sapendo che dicevamo di no perché la campagna politica era “via tutti”. L’hanno fatto per mandarlo al macello. Dietro c’era già Letta e ho le prove.

    L’ambasciatore di Londra ci ha invitato, a me e a Casaleggio, a pranzo all’ambasciata di Roma. Quando siamo andati lì il pranzo era con noi, lui e Letta. “Letta è sopra che aspetta di mangiare con lei”. Io ho detto “Son venuto per mangiare con lei, non con Letta.”
    Non ho mangiato con Letta, non ho mangiato con nessuno. Questo succedeva un mese prima di Gargamella. I giochi erano già fatti. I giochi sono sempre già fatti in Italia.
    Non succede nulla per caso. Il bamboccio che è lì continua l’agenda di Monti, di Letta, delle banche centrali, della BCE. Tutto per il debito, che alcuni economisti dicono che non esiste, ma prima o poi esisterà e si mangerà la realtà.”
    Beppe Grillo
    ===========

    Fonte: Beppe Grillo intervistato da Mentana – l’anteprima

  • agbiuso

    Ottobre 21, 2013

    Il Partito Democratico a Rimini come esempio del Partito Democratico in Italia.

    ========
    Intervento di Giulia Sarti, portavoce M5S alla Camera

    “La nostra è una piccola comunità e con 150.000 abitanti non ci possiamo paragonare alle altre popolose metropoli Italiane, ma, nonostante ciò, ricordatevi che abbiamo l’Italia in Miniatura. Oltre al famoso parco divertimenti abbiamo dei talentuosi miniaturisti che ripropongono tutti i mali del nostro Paese in scala ridotta… noi li chiamiamo Partito Democratico. Abbiamo una piccola questione TAV, il Trasporto Rapido Costiero, abbiamo un piccolo Monte dei Paschi di Siena, Banca Carim già commissariata e già passata a nuova gestione, abbiamo anche un miniaturizzato caso Alitalia, che da noi si chiama Aeradria. Non immaginate che fatica si faccia a rappresentare il Movimento 5 Stelle a Rimini. Con tre consiglieri siamo l’unica diga contro lo smodato appetito di una classe politico-imprenditoriale consolidata in 70 anni di potere catto-comunista. Con la nostra Alitalia in miniatura, una partecipata di cui Comune e Provincia detenevano l’80%, sono riusciti a mangiarsi diverse decine di milioni di euro.

    Un piccolo riassunto. Rimini ha un aeroporto, il Fellini, la cui proprietà è di una società a partecipazione pubblica per l’80%, Aeradria. Alla guida di Aeradria è stato messo l’ex sindaco piddino di Riccione Massimo Masini, oggi indagato assieme al Consiglio di Amministrazione. A un certo punto la politica locale, ma forse sarebbe meglio dire il Premiato Poltronificio Riminese, si mette in testa di trasformare il Fellini in uno scalo di strategica importanza nazionale. Come? Aumentando i passeggeri ad un milione annui solo con il traffico del periodo estivo. Il Sistema? Il co-marketing, una tattica piuttosto aggressiva per cui, in cambio del traffico, le comunità che gravitano attorno all’aeroporto pagano i voli Low Cost, vuoto per pieno.
    Va detto che le partecipate pubbliche non possono accedere a questo strumento per la sua pericolosità. A Rimini però abbiamo genio e spregiudicatezza e si sono inventati la partecipata della partecipata (Air) a cui intestare il sistema. Contemporaneamente avendo chiesto ad Enac il permesso per un aumento di traffico fino ad un milione di passeggeri, vengono imposti degli onerosi lavori di adeguamento. Così l’aeroporto di Rimini, già in ambasce per il pagamento del costo iniziale, si adegua ad un milione di passeggeri e garantisce alle compagnie lowcost un certo prezzo, pieno o vuoto che sia l’aereo.

    Windjet, una delle compagnie lowcost, fallisce e fa cadere il castello di carte. Aeradria ha bisogno di soldi per continuare a sopravvivere. Viene tentata la strada del finanziamento pubblico con consiglieri PD che inneggiano all’indebitamento in Consiglio Comunale. “Indebitarsi, Indebitarsi, Indebitarsi!” – qualcuno grida dal suo banchetto. Solo che, per l’appunto, era già stato fatto tre volte e il Movimento 5 Stelle gli fa notare che è contro la legge. Era il 2011. Oggi ci ritroviamo con un aeroporto che ha presentato in tribunale ben due concordati consecutivi, la partecipazione pubblica ridotta dall’80% al 20% e, comunque, il fallimento di Air che sta tirando a fondo anche Aeradria. E’ così che a Rimini trattiamo le nostre realtà strategiche.
    In questi giorni la Procura ha iscritto sul registro degli indagati il sindaco di Rimini e il Presidente della Provincia per aver firmato lettere di patronage, non passate per alcun consenso consiliare, con le quali il Presidente di Aeradria avrebbe chiesto credito presso Banca Carim (oggi effettiva proprietaria dell’aeroporto), per poi dare una rappresentazione distorta del bilancio. Ovviamente queste lettere sono state scritte ad insaputa di chi le ha firmate, salvo poi ammettere che non pensavano fossero giuridicamente rilevanti! A quanto si legge dalla stampa locale l’ipotesi di reato per gli amministratori di Provincia e Comune pare essere abuso d’ufficio e ricorso fraudolento al credito.

    Amici pentastellati delle altre realtà italiane.. quando pensate che la battaglia sia troppo dura. Per tirarvi su di morale pensate alla nostra trincea sul confine catto-comunista. Qui il “PD-fabbrica-carriere” è più attivo che mai e si impegna per iscritto a sua insaputa.”
    ========

    Fonte: Rimini, aeroporti e piadine

  • agbiuso

    Aprile 17, 2013

    Una grande tristezza nel vedere come questo partito si stia autodistruggendo.
    Pensavo che Pier Luigi Bersani fosse un altro tipo di persona.
    Naturalmente, però, spero ancora che il M5S si sbagli.

    =======
    Mi è stato segnalato un commento da l’Espresso sulle elezioni del presidente della Repubblica:

    “Qui è in gioco la sopravvivenza dello Stato Repubblicano italiano. Il pd ne ha la responsabilità. Eleggete un mostro e questa nazione cadrà.” Inviato da emadeca.
    Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d’ordine del pdmenoelle. Sono stati scelti in particolare due nomi: D’Alema e Amato. Due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del Consiglio Superiore della Magistratura, la influenza, può indirizzarne il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D’Alema, il principe dell’inciucio, e Amato, l’ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali. Dopo l’occupazione del Tribunale di Milano da parte dei suoi parlamentari, vorrebbe occupare anche il Quirinale. Dal suo punto di vista è un legittimo obiettivo, per Bersani è il suicidio della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile. Finora questo signore ci ha chiesto solo il voto per un governo Bersani per farsi i cazzi suoi. Non ha risposto alla richiesta di rinunciare ai 46 milioni di euro di finanziamento elettorale, (il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro), non ha fatto una piega su una proposta congiunta di incandidabilità di Berlusconi, nè per la legge sul conflitto di interessi. Voleva tutto in cambio di nulla per sopravvivere a sé stesso.
    Il M5S ha espresso i suoi nomi consultando decine di migliaia di iscritti. Ha votato persone come Gabanelli, Strada, Rodota’, Zagrebelsky, Imposimato. Il pdmenoelle ha consultato (e sta consultando) solo Berlusconi per proporre D’Alema, Amato, Violante come ruotino di scorta o un presidente dell’inciucio dell’ultimo momento. Un loro settennato consegnerà l’Italia alla dissoluzione non solo economica, ma anche come Stato unitario. E’ bene saperlo in anticipo. Ognuno si prenda le sue responsabilità.
    =======

    Fonte: Bersani e le Berlusconarie

  • agbiuso

    Aprile 14, 2013

    Gentile Marzia, la ringrazio per la sua adesione così intensa e convinta.

  • Marzia

    Aprile 14, 2013

    Credo che nella vita mi sia capitato rare volte di non dover dire la mia; ma in questo caso sarebbe superfluo aggiungere altro, poiché condivido ogni singola parola espressa da Alberto Giovanni Biuso, inclusi i commenti.
    Stima infinita!!!

    MM88

  • agbiuso

    Aprile 6, 2013

    Gli autori di tutto questo (e di altro) sono alleati naturali di Berlusconi e dei suoi immensi crimini. Che stiano alla larga dal Movimento 5 Stelle e che il M5S stia alla larga da loro.

    ===========
    Che silenzio c’è su Siena. Da quando, David Rossi, il responsabile della comunicazione si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all’interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello. Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l’ultima vittima. L’informazione nazionale ha seppellito l’affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno 20 miliardi di euro. Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma. I poteri che hanno gestito la distruzione del MPS devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di MPS, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura. La vicenda MPS assomiglia sempre più a quella del fallimento del Banco Ambrosiano in cui c’era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, IOR, massoneria. Forse l’MPS ne è la replica, se è così lo scopriremo in un prossimo futuro. Nel 2012 il MPS ha perso 3,17 miliardi contro i 2 attesi. Monti ha prestato 3,9 miliardi a MPS per tenerla in vita (pari all’IMU, ndr) che non potranno essere restituiti prima del 2019 e fino ad allora non potrà dare dividendi. Il suo valore di borsa è crollato e nei giorni scorsi sono stati ritirati alcuni miliardi dai depositi, una fuga che può diventare inarrestabile e trasformare la banca in un guscio vuoto. Nel frattempo si preparano le “ristrutturazioni”, anticamera dei licenziamenti di massa dei dipendenti. Di fronte a sé MPS ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). MPS deve essere nazionalizzata e avviata una azione di responsabilità per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca.
    Ps: il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni comunali di Siena
    ===========

    Fonte: Il silenzio sul Monte dei Paschi di Siena

  • agbiuso

    Marzo 30, 2013

    Caro Diego, ti abbraccio anch’io senza che però questo significhi che tu rinunci a scrivere qui anche di politica. Si può essere profondamente amici e avere idee diverse su tanti argomenti. È -questo- parte della pluralità, della differenza, della libertà. Tre parole che indicano la stessa dinamica, tre significanti per lo stesso significato.
    Quindi ti invito apertamente e pubblicamente -da uomo sincero e gentile quale anche tu sei- a continuare a comunicare i tuoi pensieri differenti dai miei.
    Se posso applicare a me stesso le parole di un grande filosofo (dal quale dissento su molti temi) come Paul Ricoeur: “Sono molto felice di non avere dei discepoli, ma di avere degli amici”.

  • diegod56

    Marzo 30, 2013

    Ti abbraccio, caro Alberto, sei un uomo sincero e gentile, il tuo pensiero è parte integrante della mia vita, su questa faccenda ci torneremo su con calma.

  • agbiuso

    Marzo 30, 2013

    Caro Diego, credo di aver detto e ridetto le stesse cose sin troppe volte; comunque ribadisco alcuni punti che mi sembrano chiarissimi e decisivi:

    – In ambito politico la storia conta moltissimo, le scelte compiute costituiscono un criterio fondamentale di orientamento. Non si tratta di “colpe” -concetto etico che nulla ha a che vedere con la politica- ma di scelte ben precise. Scelte che in questo caso non riguardano soltanto il passato più o meno remoto -la dichiarazione di Violante, ad esempio- ma anche il presente -lo spreco di danaro pubblico avallato dal PD per favorire Ignazio La Russa- e il futuro.

    – Il futuro della decisione riguardante l’eleggibilità del concessionario Berlusconi. Qui si dà -concreta, legalissima e immediata- la possibilità di “chiudere la partita con il Cavaliere”. Purtroppo io sono certo che il Partito Democratico salverà ancora una volta questo soggetto -come ha fatto costantemente negli ultimi vent’anni (sotto la regia di Massimo D’Alema) ogni volta che se ne è presentata l’occasione- infrangendo la legge. Chi è dunque che salva Berlusconi, che vuole Berlusconi, che è complice di Berlusconi, che sostiene Berlusconi, che fa intese con Berlusconi, che resuscita Berlusconi? Chi? Il Movimento 5 Stelle o il Partito Democratico? Chi?

    – Se si vuole davvero fare un governo, Napolitano avrebbe dovuto -dopo il fallimento del segretario del primo partito- offrire la possibilità al secondo partito, il M5S, come da esso richiesto. Invece, da quanto ho capito dalle parole di Napolitano, si consulterà ancora con “due gruppi ristretti”. Che cosa vuol dire? Se si vuole davvero fare un governo per degli scopi ben precisi e per emarginare Berlusconi, perché il PD non sostiene un governo M5S? Dove contano i numeri, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. E invece si vuole che sia il M5S a fungere da supporto -venendo meno al programma per il quale è stato votato- e non il contrario. Trovo la cosa assurda e ritengo antidemocratico il non tentare questa strada.

    – Napolitano -che, ricordiamolo, è un importante esponente del PD- vuole a tutti i costi un governo Pd-Pdl e che il suo successore sia gradito a Berlusconi. Ripeto quindi: Chi è che salva Berlusconi, che vuole Berlusconi, che è complice di Berlusconi, che sostiene Berlusconi, che fa intese con Berlusconi, che resuscita Berlusconi? Chi? Il Movimento 5 Stelle o il Partito Democratico? Chi?

  • diegob

    Marzo 30, 2013

    È evidente, caro Alberto, che un qualche problema di dialogo e di sintesi fra il M5S e il Partito Democratico, esiste, al di là dello stabilire le colpe. Io penso che l’occasione di chiudere la partita con il Cavaliere poteva essere messa in esecuzione. Certo, con un compromesso, con un accordo per qualche aspetto non facile, nel tentativo di agguantare quel risultato. Certamente chi ha votato il M5S ha tutto il diritto di esser contento della sua scelta, ma lo sarebbe stato comunque quando con efficacia indubbia avesse costretto Bersani a mettere in primo piano alcuni punti chiave. A destra hanno molto più pelo sullo stomaco, quando arriva il momento stanno compatti e, difatti (ricordi che io lo paventavo e tu eri ottimista al riguardo?), per poco il Cavaliere non ha vinto.
    Io penso che la resurrezione politica di colui che appariva ormai un’entità macabra e trascorsa ormai sia avvenuta. È solo colpa del PD? Forse. Io continuo a ritenere che un accordo sarebbe stato meglio, anche se, debbo dire, ho sempre pensato dall’inizio che non vi sarebbe stato. Tu non sei stato incoerente, caro Alberto, solo io ritengo che a volte sia più utile essere incoerenti. Biagio è un uomo di qualità, per cui il suo punto di vista è comunque da considerare con attenzione.

  • agbiuso

    Marzo 30, 2013

    Caro Biagio,
    la ringrazio di cuore della stima, che ricambio. Avere allievi come lei è una grande soddisfazione per chi dedica anche all’insegnamento le proprie energie.
    A proposito di ciò che scrive, mi soffermo ancora una volta soltanto sugli aspetti concreti -di programma e di scelte- e non sulle strategie politiche, più o meno opinabili.

    Lei nulla risponde a proposito del “rimborso delle spese elettorali; del Treno ad Alta Velocità (voluto in modo feroce da tutto il PD e da Fassino in particolare); del Monte dei Paschi di Siena; delle missioni imperalistiche nel Vicino Oriente; della totale assenza di proposte (in vent’anni!) sul conflitto di interessi e -invece- del sostegno alle aziende di Berlusconi (come confermato da Luciano Violante). Per quanto riguarda l’ineleggibilità di Berlusconi, poi, l’essenziale non è la firma di Zanda o di Guastella ma la posizione ufficiale del Partito e soprattutto la decisione che prenderà nella giunta del Senato.
    E sa perché lei non risponde su tali questioni? Perché non può rispondere se non confermando la giustezza delle critiche al PD.

    Per il resto, il profluvio di accuse che il M5S sta subendo in trenta giorni è superiore a tutto ciò che il PD e il mainstream mediatico hanno rivolto in vent’anni a Berlusconi. Se partiti e giornali avessero martellato s.b. come stanno facendo con il M5S, b. sarebbe già da tempo fuori gioco. Esemplare la vicenda della cosiddetta “auto blu” utilizzata dal vicepresidente dell’Ars, quando invece era un mezzo dovuto per un incontro ufficiale con i rappresentanti degli USA e non una gita privata.
    Ma naturalmente andare dietro a tutte le calunnie che la grande stampa rivolge al M5S (comprese quelle sugli stipendi) è non soltanto impossibile, è inutile.
    Tanto più che viene da giornali e partiti che continuano a proteggersi a vicenda, come nel caso gravissimo e clamoroso del favore fatto a Ignazio La Russa (Ignazio La Russa!).
    Si può soltanto ricordare l’evangelica pagliuzza trovata nell’occhio dell’altro da parte di chi ha la trave nel proprio. E qui non si tratta di travi ma di intere foreste.
    E poi: se il M5S è così inaffidabile, leninista, fascista, autoritario, volgare, populista, pericoloso e via elencando, perché mai il PD lo cerca e lo vuole come alleato di governo o di maggioranza?

    Comprendo benissimo quanto importante possa essere il riconoscersi in un movimento, in un partito, in una chiesa e tuttavia, caro Biagio, questo non dovrebbe costituire un macigno verso almeno un minimo di oggettività.
    Credo di poter dire -venendo a qualcosa di personale- che l’attenzione e il consenso che rivolgo al Movimento 5 Stelle derivano anche dal fatto che non sono iscritto a nessun partito e non faccio parte di nessuna chiesa. E credo che in questa mia attenzione conti moltissimo, invece, la mia vicinanza all’anarchismo.
    Il progetto politico del M5S è infatti il più radicale che si sia presentato sulla scena politica italiana del secondo dopoguerra. Se avesse avuto un programma meno rivoluzionario di quello che ha, non sarei andato semplicemente a votare, rimanendo coerente con la posizione astensionistica del movimento anarchico.
    Ma stavolta sono soddisfatto della mia incoerenza.

  • biagio guastella

    Marzo 30, 2013

    E’ inutile dire che il Prof. Biuso è una persona che stimo profondamente, che ammiro e seguo. Una di quelle persone che incontri e ti cambiano la vita perché ti cambiano il modo di guardare al mondo (fino all’ultima domanda all’esame!). E’ inutile ma lo sottolineo perché sul piano politico non ne condivido assolutamente le scelte.
    Luigi Zanda (capogruppo a Senato PD) ha firmato l’appello di MicroMega e partecippato alla manifestazione. Io (come tanti elettori del PD-SEL) ho firmato il suddetto appello.
    Credere che il PD tuteli B. mi sembra fuori luogo. Sugli F35 avevo letto questo che ho trovato http://www.partitodemocratico.it/doc/250043/scuole-e-ospedali-messi-in-sicurezza-e-nuovo-lavoro-in-tutta-italia-al-posto-dei-cacciabombardieri.htm
    Posizione abbastanza chiara.
    Qui gli 8 punti di Bersani (che essendo il primo partito d’Italia ha il diritto-dovere di avviare le consultazioni e provare la costituzione di un Governo) che a mio avviso solo un cocciuto pregiudizio poteva rifiutare. Se il PD avesse voluto governare col PDL l’avrebbe già fatto (dico in questa legislatura, spero converrete che all’inizio l’esperienza Monti aveva una logica poi è diventato altro. Aggiungo che io ero contrario ai “tecnici” fin dal primo momento e lo dissi in una direzione provinciale del PD tra il gelo dell’on. Berretta e altri dirigenti romani che ci spiegavano in buon senso della scelta. Io continuo a pensare che saremmo dovuti andare al voto dopo le dimissioni di B. ma credo non ci fossero le condizioni per molte ragioni) e non sarebbe passato dal M5S come unica strada possibile. E nonostante ciò si deve passare per “inciucista”? Non capisco.
    E’ vero che sulle persone non si dovrebbe intervenire ma Grillo nn fa che offendere e mettere alla berlina. Poi Fiorello e Crozza commentano ironicamente su Crimi che s’addormenta in aula (dopo aver riso su Napolitano “tenuto sveglio”!) e vengono attaccati su twitter. Aggiungo solo che tra parenti (anche molto stretti!)e stipendi ridotti di soli 995€ (€12.788 dei M5S contro i 13.783 degli altri parlamentari (fonte: losai.eu)) il M5S non mi pare sia stato straordinariamente coerente sino ad oggi. Se fanno deroge su queste cose credo che si possa trovare un accordo con Bersani e Vendola chiudendo per sempre con la pagina berlusconiana di questo Paese.
    Con grande affetto e stima, prof. Biuso, la mia personale visione.
    (Se non risponderò ad eventuali commenti sarà perché sto traslocando. Fra qualche ora non avrò più la linea telefoniaca e solo fra qualche giorno l’avrò nel nuovo alloggio. Per questo mi scuso in anticipo con quanti replicheranno e non riceveranno (pro tempore)una risposta).

  • agbiuso

    Marzo 29, 2013

    Per capire quali possano essere le premesse e le conseguenze del “riformismo” del Partito Democratico, è utile leggere le analisi che il Collettivo Politico Experia formula sulle proposte del candidato sindaco Pd Enzo Bianco.
    A Catania abito nel quartiere di cui qui si parla, quartiere che ritengo comunque essere stato migliorato dalla presenza dell’Università. Temo però che quanto si sta progettando vada nel senso indicato dall’articolo.

  • agbiuso

    Marzo 28, 2013

    Impossibile no, caro Diego. Sarebbe però necessario da parte non soltanto dei capi ma anche degli elettori del PD e di SEL avere il grande coraggio di ammettere che una stagione può davvero finire e può iniziarne una nuova, rinunciando provvisoriamente a guidarla in prima persona; cogliendo l’occasione per rinnovare strutture, dirigenti e progetti; mettendosi davvero al servizio dell’Italia.
    Ciò che dici del M5S mi sembra molto corretto, anche nei riferimenti.

  • diegod56

    Marzo 28, 2013

    Grillo è un uomo sincero, sanguigno e talvolta brutale, ma penso animato da autentica passione per quel che propone. Dobbiamo capire che è riuscito, con un semplice blog, a frantumare consuetudini e ruoli di potere consolidati, a portare all’ordine del giorno contenuti e valori importanti, collegati ad un’idea di futuro avanzata, collegata alle grandi idee democratiche del nostro tempo, quelle di Rifkin e di Stiglitz, per esempio.
    Quello che è complesso però, è incernierare la rivoluzione di questo movimento con la politica parlamentare tradizionale, con la logica di cui anche la sinistra italiana è parte. Personalmente amerei un compromesso, ma mi rendo conto che la chimerica creatura che ne potrebbe venir fuori è contraddittoria già nel nascere, probabilmente un ibrido impossibile.

  • agbiuso

    Marzo 28, 2013

    Gentile Aurora,
    di solito non replico a interventi che si concentrano sulle persone e non sui contenuti politici ma visto che il suo testo è apparso sul mio sito, risponderò con qualche parola.

    – In politica non contano i nomi ma i programmi, i contenuti, gli obiettivi. A me Pier Luigi Bersani è molto simpatico e ritengo che sia una persona seria ma qui non si tratta di uscire a cena insieme bensì di scegliere una politica per l’Italia. Quindi ritenere urtante o morbida la personalità di Grillo o di chiunque altro e su questa base condurre valutazioni politiche significa che ha davvero stravinto la mentalità televisiva che confonde i decisori politici con delle star più o meno simpatiche.
    – Mi dica dove -in quale testo programmatico, blog, piattaforma- il M5S e Grillo personalmente hanno dichiarato prima delle elezioni che si sarebbero alleati con qualcuno. Hanno detto esattamente il contrario e io li ho votati appunto affinché non facessero alleanze con una stirpe politica indegna e fallimentare; se lo facessero sarebbero incoerenti con il programma e con gli intenti coi quali si sono presentati e hanno ottenuto il voto di milioni di persone. Il M5S si sta comportando nel modo che aveva promesso. Si possono non condividere i contenuti di tale coerenza ma non la coerenza in quanto tale.
    – Beppe Grillo non chiede per sé alcuna poltrona ma -come ho auspicato anch’io nella mia lettera a Bersani- “un governo guidato da una personalità indicata dal M5S”.
    – Dato che si scrive qui, bisognerebbe commentare i contenuti della mia lettera, anche per criticarli, e non parlare di Grillo, di Mario Rossi o di Giovanni Bianchi. Ripeto e richiedo: qual è la posizione del Partito Democratico sui temi che ho sollevato (finanziamento ai partiti; cacciabombardieri; TAV; Monte dei Paschi; ineleggibilità del senatore Berlusconi; missioni militari)? Se il PD non condivide la posizione del M5S su tali questioni e il M5S non condivide quella del PD, come e perché dovrebbero governare insieme?
    – Un governo si mette in piedi per realizzare un programma. Se su questo programma non c’è accordo, chiedere di mettersi con questo o con quello non ha alcun senso.
    – Ritenere che il M5S coincida con la persona o addirittura con la personalità di Grillo è semplicemente ridicolo ed è anche offensivo nei confronti dei tanti liberi cittadini che sono attivi in questo Movimento, che lo hanno votato e che stanno realizzando ottime cose là dove governano, come ad esempio a Parma e in Sicilia.
    – Sulla base di quanto ho detto, io spero che in questa o nella prossima legislatura il M5S governi l’Italia -magari con il sostegno di altre forze politiche che ne condividono il programma- e che i vecchi partiti che hanno ridotto il mio e nostro Paese alla miseria culturale ed economica spariscano. Sì, spariscano. E che si apra, se ci riusciremo, una storia nuova.

  • aurora

    Marzo 28, 2013

    non condivido il modo di fare politica di Grillo, che trovo troppo dittatoriale, non gli basta di essersi piazzato in parlamento, ora chiede la poltrona di presidente cioè di 1° ministro,è molto bravo nel criticare,ma non di appoggiare altri che non appartengono al suo movimento anche se propongono i cambiamenti che lui stesso auspica,è un atteggiamento di una personalità presuntuosa e superba,sintomo di un’autostima esagerata

  • diegob

    Marzo 27, 2013

    A mio avviso, nel M5S c’è un problema «in sè». Non è un partito, vuole essere il superamento dei partiti, è una struttura che dovrebbe portare nel «palazzo» le istanze dei cittadini, quindi accade, nonostante la bellezza di questa impostazione, che non è molto chiaro quale sia il ruolo degli eletti, dato che sono e si sentono «portavoce»; ma portavoce di chi? In fondo se un elettore vuol esprimere un’esortazione al M5S, a chi la deve rivolgere? A Grillo? Ai deputati? Ai frequentatori del blog? Chi ha il mandato di decidere? Secondo me la grande novità dell’esperimento ha anche in sè alcune difficoltà di rodaggio, che sarebbero state molto più semplici da superare stando «semplicemente» all’opposizione.

  • Giuseppe Torchia

    Marzo 27, 2013

    Ho votato alla Camera e al Senato il M5S pur non sopportando l “arte oratoriale” di Grillo anzi detestandola.Condivido appieno le richieste rivolte su questa pagina a Bersani ma di esse non vi è traccia nemmeno nelle parole dei grillini nel colloquio trasmesso via streaming.I rappresentanti del M5S si sono limitati a ripetere la nenia dell’inaffidabilità di Bersani e del PD. I “pargoli” sono ancora allo stato pre-natale e credo abbiano bisogno anche loro di “buoni suggeritori” come il prof. Biuso.

    Condivido appieno. Il prof. Biuso come suggeritore del M5S

  • Antonella

    Marzo 27, 2013

    Pur avendo votato il m5s concordo con quanto dice Alessandra: molto mi urta della personalità di Grillo e dei suoi diktat. Mi auguro che si stabilisca una collaborazione seria con il PD e da lì credo che ci possa essere un terreno comune per cambiare le cose importanti che ci auspichiamo cambino in Italia.

  • alessandra

    Marzo 27, 2013

    Approvo pienamente questa richiesta di contatto rivolta a Bersani e mi auguro che sia stata inoltrata nei luoghi appositi.
    Sono del parere che si sia finalmente innescato un Cambiamento in questo Paese e che questo abbia trovato la propria via nel m5s manifestando una dimensione che nessuno si aspettava…Ma perchè tutto questo stupore? era da stupirsi che non avesse ancora trovato un’altra strada magari più dolorosa di questa. Già perchè dolorosa lo è comunque, come tutte le situazioni in cui si fatica a trovare il dialogo, la comprensione, l’accordo, la fiducia. Eppure questa durezza a volte per me urtante di Grillo sta costringendo tutti a rivedere posizioni, atteggiamenti, attaccamenti; i partiti si rimescolano, la gente si lascia andare a sospiri di sollievo assistendo al neopauperismo dilagante di cui si sentiva necessità di espressione legalizzata.
    Assisto al Cambiamento con animo trepidante augurandomi a volte che m5s accetti una collaborazione, a volte che gli venga affidato veramente il governo: del doman non v’è certezza…

  • mario

    Marzo 27, 2013

    Sottoscrivo virtualmente la mia firma a quella del filosofo: se i punti fondanti fossero condivisi, chi debba guidare un tal governo si ridurrebbe più o meno a una quisquilia.

Inserisci un commento

Vai alla barra degli strumenti