7 Days in Havana
(7 Días En la Habana)
di Laurent Cantet, Benicio Del Toro, Julio Medem, Josh Hutcherson, Daniel Brühl, Gaspar Noé, Ana de Armas, Elia Suleiman
Francia-Spagna, 2012
Trailer del film
L’oceano sempre vicino, la musica sempre intorno e dentro, Fidel che parla sempre, le ragazze sempre belle. A volte i luoghi comuni sono anche i più veri. Di questi spazi ed eventi narrano i sette registi -uno per ogni giorno della settimana- che hanno cercato di cogliere l’Havana poliedrica del malecon -il lungomare-, dei turisti, della politica, del sesso, dei culti religiosi sincretistici e ben radicati tra i suoi abitanti. È la complessità di Cuba che passa attraverso i silenzi e gli occhi di un palestinese che aspetta di essere ricevuto alla sua ambasciata (Elia Suleiman); passa attraverso il culto mediterraneo per la Madonna che appare a una sua devota ordinandole di costruire un altare-fontana in casa e celebrando una festa per lei (Laurent Cantet); passa soprattutto attraverso il bellissimo episodio dal titolo Ritual (Gaspar Noé), dove non viene pronunciata una sola parola; prima è un puro ballo orgiastico che afferra degli adolescenti e porta due ragazze ad amarsi e poi è lo scandalo dei parenti di una di loro, i quali chiedono a uno stregone di purificare la donna. Le luci notturne, i corpi tesi, i chiaroscuri, le ombre del desiderio e della sua negazione, le acque, le note ossessive di un ritmo ancestrale. Nei gesti d’amore e nella loro negazione si sente di nuovo, ancora, sempre, il ritmo senza posa dell’oceano che lambisce, seduce, bagna l’Havana.