Artemisia Gentileschi. Storia di una passione
Palazzo Reale – Milano
Sino al 29 gennaio 2012
Muse e ninfe maliziose e seducenti; monache orgogliose e temibili; dame altere e potenti; antiche regine -Cleopatra- e peccatrici -Maddalena-; allegorie della pittura, della musica, della pace, della retorica, della fama; Betsabee al bagno; guerriere bibliche, tra le quali domina Giuditta che con meticolosa calma trancia la testa a Oloferne, alla quale si aggiungono Giaele che conficca con un martello un chiodo nella tempia di Sisara e Dalila che toglie ogni forza a Sansone. La più straordinaria tra queste donne è forse una samaritana dalla posa e dallo sguardo assolutamente scettici che discute con un Gesù chiaramente in difficoltà. Ma sono tutti i maschi a subire inganno e vendetta nei dipinti di Artemisia Gentileschi.
Che cosa rovina questi uomini? L’eros? L’intelligenza? La menzogna? Certamente la corporeità, che dalle opere di Artemisia tracima col suo splendore e con la sua potenza. L’Allegoria della pittura è una coscia femminile che riempie il quadro e che si allarga a un corpo adagiato, lucido, sognante.
L’allestimento di Emma Dante regala ulteriore fascino a questa “pittora” ammirata nelle corti di tutta Italia e che a Napoli trovò forse il luogo più congeniale alla sua passione, oltre che la morte. Tra fulgenti lapislazzuli, fiotti di sangue e caravaggesche lame di luce, è la carne che trionfa in Artemisia.
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2 commenti
Maura Campo
“Ma sono tutti i maschi a subire inganno e vendetta nei dipinti di Artemisia Gentileschi”, la vendetta di una donna contro l’arroganza maschile espressa sulla tela, il migliore mezzo di cui la pittrice disponeva per la sua denuncia.Eppure le donne dipinte da Artemisia non hanno mai l’aspetto delle vittime, sono sempre carnefici.Tutta la violenza, l’astuzia, la sensualità, la forza mostrata dalle eroine ritratte ha a che fare con la prima opera di Artemisia che riprende un tema iconografico molto noto tratto dalla Bibbia: “Susanna e i vecchioni” in cui è evidente l’invadenza e la pressione esercitata dalle due figure maschili sulla giovane donna in primo piano che appare, più che impaurita, infastidita e contrariata, ribelle!
Giusy Randazzo
Anche la tua scrittura è pittura, Alberto. Spero di poter vedere la mostra.
Un abbraccio,
Giusy