Finalmente anche parte della grande stampa si occupa del vero, immenso scandalo che colpisce economia e società. E che consiste in questo: si chiedono sacrifici ai cittadini, soprattutto a quanti non possono evadere le tasse perché dipendenti pubblici o privati, e si stanziano enormi somme di pubblico denaro per continuare ad acquistare delle armi. Ne parla Il Fatto quotidiano a proposito di ulteriori spese sulle quali il Parlamento è chiamato in questi giorni a pronunciarsi. Si dice, tra l’altro, che «sono soldi che l’Italia spenderà entro fine anno in armamenti e che si potrebbero destinare ad altro subito, oggi stesso. […] Si torna a parlare di manovre “lacrime e sangue” per recuperare 30 miliardi in due anni. Ma il settore delle spese militari è cresciuto nel 2010 dell’8,4%, con una spesa addizionale di 3,4 miliardi di euro. Il conto generale sale a quota 20.556,9 milioni di euro, corrispondente all’1,283% del Pil e che colloca l’Italia all’ottavo posto al mondo per spese militari. […] Manna dal cielo per chi produce mezzi di questo tipo, cioè tutta la grande industria italiana che va a braccetto con la politica per ottenere commesse sicure in un business sussidiato con soldi pubblici per centinaia di milioni. […] Buona parte delle commesse sono proprio per quella Finmeccanica Spa finita nella bufera per tangenti, finanziamenti illeciti ai partiti e commesse “politiche”». L’articolo ricorda anche l’appello di Alex Zanotelli, che invito di nuovo a sottoscrivere.
Quindi gli amministratori della cosa pubblica mentono, mentono spudoratamente: i soldi ci sono. È che li si vuole utilizzare per la guerra e non per la pace, non per la salute, non per la ricerca, non per la scuola, non per la sicurezza ambientale. Ma per uccidere, ancora. Un dossier apparso sul numero di novembre 2011 di Alfabeta2 è dedicato alla guerra. Tra gli articoli, ne segnalo uno del tutto condivisibile di Alberto Burgio, il quale analizza con lucidità una gravissima trasformazione intervenuta nella società civile: «Grazie all’imponente apparato ideologico e mediatico mobilitato per giustificare le nuove guerre, la guerra ha finito col riconquistarsi un posto al sole nel nostro immaginario. Chi l’avrebbe detto anche solo vent’anni fa? Nei decenni della Guerra fredda la memoria della Seconda guerra mondiale faceva sì che la guerra rappresentasse, agli occhi dei popoli, un male assoluto. La speranza era che grandi conflitti bellici non si verificassero più. La corsa agli armamenti delle due grandi potenze appariva una follia dettata dall’incapacità di trovare terreni altrettanto efficaci su cui misurare le rispettive forze. E le guerre regionali, soprattutto nel Sud-Est asiatico, erano guardate con autentico orrore, considerate intollerabili insulti alla conclamata volontà di pace dell’umanità. […] Oggi, nel grosso della popolazione, prevale il cinico e rassegnato realismo di chi volentieri si risparmia battaglie perse in partenza. La guerra è tornata al centro dello scenario politico, si è normalizzata: perché denunciarne ancora lo scandalo? A chi interessa oggi la causa pacifista? Risulta molto più comodo fingere di credere alle retoriche istituzionali sui diritti umani e l’esportazione della democrazia. […] La caduta della memoria pubblica degli orrori della guerra è un fatto di enorme portata, e stupisce che non se ne parli mai. Stupisce e sgomenta».
Il precedente governo italiano era composto da idioti e da criminali. Che cosa ha da dire e da decidere, invece, su queste assurde spese il nuovo esecutivo? Che cosa le forze politiche che lo sostengono?
14 commenti
agbiuso
Imperialismo Usa/Nato; complicità con la proliferazione delle armi nucleari, ospitate in territorio italiano; la Costituzione ancora una volta cancellata.
Anche questo è il governo Conte, come i precedenti.
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Italia/Bombe nucleari, dominio USA e Recovery Fund
associazioneindipendenza, 2.12.2020
Italia sempre più coinvolta nell’aggressiva strategia della NATO.Il Pentagono dà per riuscito il test (25 agosto, poligono di Tonopah, deserto del Nevada) di un attacco nucleare tramite caccia a velocità supersonica e in assetto stealth. Un video, reso pubblico il 23 novembre dai Sandia National Laboratories, mostra un caccia USA F-35A che, a 3mila metri di quota, lancia una bomba nucleare B61-12 (nel test con testata non-nucleare). Altri e ultimi test sono previsti. Ne dà notizia Manlio Dinucci, sull’edizione di ieri, 1° dicembre 2020, de “il Manifesto”.
La B61-12 ha una testata nucleare con quattro opzioni di potenza ed è in grado di penetrare nel sottosuolo, esplodendo in profondità per distruggere bunker di centri di comando e altre strutture sotterranee. Il programma, proseguito sotto l’amministrazione Trump, prevede la produzione di circa 500 bombe B61-12 a partire dall’anno fiscale 2022 che inizia il 1° ottobre 2021. Verranno schierate in Italia, Germania, Belgio e Olanda per sostituire le B61 il cui numero effettivo è segreto. Già sono partiti lavori di ristrutturazione nelle basi di Aviano e Ghedi: le nuove bombe nucleari armeranno gli F-35A della US Air Force e, sotto comando USA, quelli dell’Aeronautica italiana.La cintura dei su indicati Paesi rappresenterà l’asse ‘di servizio’/logistico dello schieramento nucleare USA in Europa con obiettivo principale la Russia. Perdura, insomma, da oltre un settantennio, e sempre più gravoso, lo status di sudditanza dell’Italia agli USA, con annesso coatto indirizzo di ‘scelte’ politiche ed economiche lesive della nostra sovranità e dei nostri reali interessi nazionali. Dinucci segnala che nel bilancio sarà necessario aumentare la spesa militare dagli attuali 26 a 36 miliardi di euro annui, cui si aggiungeranno secondo i piani oltre 60 miliardi stanziati a fini militari dal Ministero dello sviluppo economico e tratti (più gli interessi) dal Recovery Fund. Un deciso aumento della spesa militare nel momento in cui mancano le risorse per fronteggiare l’attuale crisi acuita dal progressivo declino economico-sociale derivante dalla subordinazione alle direttive del combinato UE-euro.
Peggiori dell’aggravio dei costi continuano ad essere –e si accentueranno– le implicazioni e conseguenze politiche a tutto campo delle aggressive scelte strategiche di Washington da Great Reset. Senza sovranità ed indipendenza nazionali non ci sarà mai liberazione e rinascita sociale.
agbiuso
Due miliardi e 247 milioni per un’arma inutile, inquinante, in palese violazione dell’articolo 11 della Costituzione Italiana.
E questo nel pieno di una grave crisi sanitaria. Credete ancora che il Governo italiano si adoperi per la nostra salute?
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2247 milioni di euro per gli F-35 nel triennio 2020-22
Di Olivier Turquet. girodivite.it, 28.10.2020
Il Ministero della Difesa, con un po’ di ritardo, ha pubblicato un corposo documento di 337 pagine intitolato Documento Programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2020-2022. Un documento senz’altro interessante per sapere cosa intende per difesa il nostro Governo e come agire di conseguenza. Un documento da analizzare con calma però l’occhio ci è cascato su un elemento veramente preoccupante.
In tale documento si leggono le previsioni di spesa per l’acquisto dei famosi F-35, cacciabombardiere d’assalto equipaggiato per trasportare e sganciare bombe nucleari, tra le varie cose. Apparecchio che, ricordiamo, assembliamo anche noi in Italia.
Le cifre, rimodulate in meno di ben 59 milioni (sic) per il 2020, sono: 800 milioni per il 2020, 747 per il 2021, 700 per il 2022; totale due miliardi e 247 milioni per un’arma inutile, inquinante, in paese violazione dell’articolo 11 della Costituzione Italiana.
Caro Ministro Guerini, vorrebbe spiegare ai cittadini italiani a cosa serve comprare due miliardi di cacciabombardieri in piena crisi sanitaria? Lei che l’altro giorno ha messo, finalmente, a disposizione le strutture mediche dell’Esercito a tare tamponi covid (ci volevano mesi per pensarci?) vorrebbe anche dirci quando mette tutto il parco pulmann e autisti dell’esercito a decongestionare i trasporti pubblici?
Cari partiti che appoggiano il governo, che vantano tutti patente “pacifista”, Caro Presidente del Consiglio Conte che parla ogni cinque minuti di Nuovo Umanesimo, vogliamo rapidamente rivedere questo allucinante piano d’acquisto, pagare eventuali penali e destinare quei soldi a misure urgenti di miglioramento complessivo, non solo congiunturale, della sanità pubblica?
Spedirò copia di questa lettera al Ministro Guerini e alle direzioni dei partiti di governo e pubblicherò volentieri le loro risposte.
PS: se qualcuno volesse scrivere anche lui al Ministro Guerini sappia che deve usare la posta elettronica della Camera dei Deputati (guerini_lorenzo@camera.it) dato che sul sito del Ministero della Difesa non è reperibile nessun suo recapito istituzionale (per la cronaca nemmeno un recapito del suo Ufficio Stampa). Suggerirei un miglioramento nelle relazioni con i cittadini e la stampa.
agbiuso
Televideo – 5.7.2016
Dl missioni, M5S: “E’ spreco” e abbandona
“Questo ennesimo rinnovo delle missioni all’estero è uno spreco inaudito”. Così i deputati M5S delle Commissioni Difesa e Esteri che per protesta hanno abbandonato i lavori. Per rifinanziare le missioni all’estero hanno attinto 124mln dal fondo per le imprese e 30 da quello “indifferibile che, come dice la stessa parola non può essere toccato. Questo ennesimo rinnovo delle missioni all’estero è uno spreco inaudito”. Quando vogliono, aggiungono, tolgono soldi alle imprese per prolungare inutili missioni all’estero.
agbiuso
Ufficiale: nessun taglio agli F35
di Giulio Marcon, il manifesto, 24.5.2015
La commedia delle bugie e delle prese in giro del governo sugli F35 è finita. A pagina 144 del Documento programmatico pluriennale per la Difesa appena «presentato al parlamento dalla ministra Roberta Pinotti» si legge a proposito del programma F35: «Oneri complessivi stimati per circa 10 miliardi: completamento previsto 2027».
Nel settembre del 2014 la camera aveva approvato una mozione (a prima firma Scanu del Pd) che impegnava il il governo «a riesaminare l’intero programma F35 per chiarirne criticità e costi con l’obiettivo finale di dimezzare il budget finanziario originariamente previsto». Quella mozione non vale più niente, è carta straccia. Il governo ha preso in giro il parlamento e l’Italia per mesi. E ha preso in giro chi in questi anni (dalla campagna Taglia le ali alle armi al manifesto) è stato in prima fila nella richiesta di cancellazione del programma F35. Il governo prima ha detto che avremmo avuto la risposta alla mozione della Camera nelle «risultanze» (espressione cara alla Pinotti) del Libro bianco sulla Difesa. Poi — non avendo trovato nulla nel Libro bianco — ci ha detto che avremmo avuto soddisfazione nel Documento programmatico: sì, l’amara soddisfazione di sapere di essere stati imbrogliati da un governo infido.
Le avvisaglie c’erano state qualche giorno fa alla presentazione in parlamento del Libro bianco. Un libro vuoto, invisibile, inutile. Un documento modesto, fatto in gran parte di banalità, a tratti imbarazzante. Un documento in cui si parla ancora di bipolarismo, muro di Berlino, interessi nazionali, villaggio globale (una novità), dove si auspica una politica della difesa ed estera per un mondo migliore (ma va!).
Un documento in cui si parla della necessità di una nuova «postura» (sic) dello strumento militare e di valorizzare la dimensione «capacitiva» (ri-sic) della nostra difesa: a volte il traduttore di Google tradisce. Un documento in cui si afferma la necessità di ricondurre al ministro della difesa una maggiore centralità della direzione politica: per fare questo servono maggiori consulenti (in deroga alla spending review), che vanno sotto il nome di «uffici di diretta collaborazione». Una richiesta roboante per un po’ di staff esterno in più.
Un documento in cui naturalmente non si parla degli F35.
E poi è arrivato questo Documento programmatico che non cambia nulla rispetto al passato. Avanti tutta con i cacciabombardieri: i finanziamenti non si toccano. Con rara ipocrisia, il documento parla di «rispetto delle mozioni» e di «notevole diminuzione» della spesa per gli F35: ma è quella che aveva già fatto 3 anni fa l’ex ministro della difesa Giampaolo Di Paola. Per mesi la ministra ed ex pacifista Pinotti non ha rispettato le decisioni del parlamento. Adesso la clamorosa conferma. Roberta Pinotti è politicamente ed istituzionalmente inadeguata alla sua delicata funzione di governo. Sel ne ha chiesto ufficialmente le dimissioni. Nei prossimi giorni raccoglierà le firme per formalizzare e depositare la richiesta alla camera.
Tre anni fa l’ex ammiraglio Di Paola — cui pure non abbiamo risparmiato dure critiche — decise in quattro e quattr’otto di tagliare 41 caccia F35 (da 131 a 90) facendo risparmiare più di 5 miliardi di euro al paese. Nella piccola storia italiana degli F35, la Pinotti sarà ricordata per essersi sottratta alle decisioni parlamentari e non avere ridotto la spesa per gli F35 e Di Paola per avere deciso senza tanti indugi di rinviare alla Lockheed 41 cacciabombardieri. È una bella lotta ed è paradossale dirlo, ma — sugli F35 — meglio l’ex ammiraglio che l’ex pacifista. Ridateci Di Paola.
agbiuso
Li compreranno tutti, questi cacciabombardieri.
Renzi e il suo partito sono menzogneri, corrotti, guerrafondai.
F35, tre anni di promesse e smentite. Così la politica ha messo le ali alle armi
Thomas Mackinson, il Fatto Quotidiano, 26.5.2015
agbiuso
Ecco le scelte finanziarie del Governo del Partito Democratico (e del Nuovo Centrodestra). Un governo guerrafondaio.
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Spese militari, per la Difesa non c’è crisi
Zero tagli. E 5 miliardi per nuovi armamenti
Il budget previsto nella legge di Stabilità è di 18 miliardi, stessa cifra del 2014. I soldi verranno spesi anche per aerei e navi da guerra. Per avere dettagli sul piano F35, invece, bisogna aspettare marzo.
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Fonte: il Fatto Quotidiano, 26.12.2014
agbiuso
200 milioni di € per due F-35.
(Fonte: U.S. Department of Defense, No: CR-224-14, November 21, 2014)
E il governo afferma che non ci sono soldi per la sanità, per l’istruzione, per il lavoro.
Maledetto Renzi, maledetto il Partito Democratico, maledetto chi li sostiene.
agbiuso
Gli F-35: come trasformare l’Italia nell’ultimo degli Stati USA
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Gli F35 trasformeranno l’Italia in una colonia USA
“L’Olanda ha avviato un’inchiesta parlamentare a seguito di un pesante voto contrario al progetto F35.
L’Australia non li userà come piattaforma esclusiva,
la Norvegia ha minacciato di ripensare le sue scelte,
la Turchia ha rinviato l’acquisto,
il Canada ha sospeso la gara.
Questi Paesi hanno deciso di preservare la propria sovranità nazionale(*). L’Italia invece vuole svenderla. Perché noi gli F35 li compreremo eccome, senza batter ciglio.
La messinscena del Pd sul dimezzamento nasconde un piano preciso, pensato dal governo e avallato dal presidente Napolitano per trasformare l’Italia in una colonia americana. Lo ha chiarito esplicitamente in questi giorni il capo dell’Ufficio di programma statunitense per il velivolo JSF/F-35, tenente generale Chris Bogdan.
Le forze aeree straniere che acquisiranno i cacciabombardieri F-35 – ha detto – avranno la possibilità di gestire i propri pacchetti dati di missione del velivolo, ma solo in laboratori appositamente allestiti negli Stati Uniti e sotto la stretta supervisione di personale americano.
Sapete cosa contengono i “pacchetti di missione”? Informazioni estremamente sensibili e segrete, che in questo modo trasferiremo alle autorità di Washington, con tanto d’inchino a nostra maestà.
In pratica il programma F35 cancellerà definitivamente la nostra “sovranità nazionale”, dopo la beffa dell’euro e, non per ultimo, del Ttip. Quindi gli F-35 potranno essere impiegati solo con l’autorizzazione degli Stati Uniti. Washington potrà decidere se e dove gli aerei italiani potranno intervenire.
Per di più, tutte le informazioni delle nostre Forze Armate passeranno nelle mani di una potenza straniera. Si tratta di dati segreti, di rilevanza strategica, ottenuti anche con l’impiego di sistemi costosi, come i satelliti spia. Un altro tributo che il “vassallo” Italia pagherà al “signore” americano.
Il MoVimento 5 Stelle si batte per cancellare l’intero programma. Grazie al lavoro svolto fino ad ora in Parlamento siamo riusciti a smascherare le bugie del Governo e del PD sul dimezzamento degli aerei, infatti il PD ha persino votato contro una mozione firmata da alcuni suoi deputati pur di non mettere a rischio il programma.
Qualcuno sta svendendo il nostro Paese, vuole trasformarlo in una maxi-colonia Usa, noi vogliamo salvarlo, anche dall’acquisto di velivoli inutili e criticati da tutti. I miliardi investiti potrebbero essere spesi per costruire ospedali, scuole, asili nido e creare nuovi posti di lavoro
Abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Pinotti chiedendole “se ritenga ammissibile questa totale cessione di sovranità da parte delle nostre Forze armate a una potenza straniera, ancorché attualmente alleata”. Il governo, ora, risponda.”
M5S Camera, Commissione Difesa
(*)= dati tratti da USNI NEWS
agbiuso
Non si sa, davvero, quale indicare come la peggiore tra le bugie raccontate da Matteo Renzi e dal suo partito. Forse la palma va a quella sui cacciabombardieri.
agbiuso
18 senatori del PD si sono uniti alla posizione di M5S, SEL e PSI contro l’accordo sugli F35; ora basterebbero altri 35 senatori del gruppo del PD per ottenere un ripensamento.
Dalla pagina di Aavaz ho inviato questa mail ai senatori del Partito Democratico. Se volete, scrivete anche voi.
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Cari Senatori,
l’articolo 11 della nostra Costituzione afferma che
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
I cacciabombardieri costituiscono strumenti di attacco e di offesa, non di difesa del territorio nazionale.
Questi aerei, inoltre, sembrano proprio non funzionare, tanto che altri importanti Paesi ne hanno bloccato o annullato i contratti.
Quante opere di pace si potrebbero realizzare con le enormi cifre previste per gli F35?
Vi chiedo, pertanto, di prendere una decisione coerente con la pace e con il buon senso.
Grazie per quello che farete.
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agbiuso
Altre mostruose conseguenze dell’innesto PD-PDL.
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“E’ deciso. Il Parlamento non può pronunciarsi sull’acquisto dei cacciabombardieri americani, gli F35. A questo punto, su cosa possa decidere e legiferare il Parlamento non lo sa più nessuno. Può solo, alla bisogna, approvare i decreti legge del Governo, che in realtà dovrebbe governare e non legiferare. Nient’altro.
Il Parlamento aveva posto il veto su nuovi F35 in assenza dell’approvazione delle Camere. Aerei da guerra rifiutati da molte nazioni per la loro inaffidabilità e dal costo di svariate decine di miliardi. Questo rifiuto non s’aveva da fare. E’un delitto di lesa maestà, di lesa americanità. Come si permettono i deputati? Come bloccare quindi la decisione del Parlamento?
Dal cilindro è spuntato il Consiglio Supremo di Difesa, “organo di rilievo costituzionale presieduto dal Presidente della Repubblica che esamina i problemi generali politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale e determina i criteri e fissa le direttive per l’organizzazione e il coordinamento delle attività che la riguardano”. Il Consiglio si è riunito in tutta fretta non per tutelare i confini della Patria, per una guerra in corso o per accertare la presenza di spie nel Paese. Si è riunito per dichiarare guerra al Parlamento. Ha avvertito i parlamentari non hanno alcun diritto di veto sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate e quindi che sugli F35 deve decidere il governo.
Un cittadino si immagina che dietro al Consiglio Supremo di Difesa ci siano generali con file di medaglie sul petto e ammiragli in alta uniforme con mostrine, distintivi e stellette. Nulla di tutto ciò. Il Consiglio è presieduto da Napolitano e formato da:
presidente del Consiglio dei ministri (con funzioni di vicepresidente): Capitan Findus Letta
ministro degli Esteri: Bonino
ministro dell’Interno: Alfano
ministro dell’Economia e delle Finanze: Saccomanni
ministro della Difesa: Mauro
ministro dello Sviluppo Economico; Zanonato
Capo di Stato maggiore della Difesa; Luigi Binelli Mantelli
Altre personalità possono essere invitate.
Il Consiglio si riunisce due volte all’anno ed è convocato dal presidente della Repubblica, anche dietro richiesta del Presidente del Consiglio dei ministri, ogniqualvolta ne ravvisino la necessità (e questa volta era necessario!).
In pratica è un Consiglio dei ministri con Napolitano a capotavola al posto di Letta.
Ricapitoliamo:
– il Parlamento a maggioranza non ravvisa la necessità di nuovi F35
– il governo sa di non poter porre il voto di fiducia per evitare di cadere
– il governo, con un gioco di prestigio, si trasforma nel Consiglio Supremo di Difesa con a capo Napolitano
– Il Consiglio Supremo di Difesa (in sostanza il governo mascherato) decide che sugli F35 deve decidere il governo
– il Parlamento è una scatola di tonno vuota”.
Fonte: Gli F35 bombardano il Parlamento
agbiuso
“Il costo già altissimo (12 miliardi di euro) è lievitato del 60%, comportando una spesa maggiore di 3 miliardi e 200 milioni di euro, una cifra molto superiore di quanto la Legge di Stabilità taglia alla sanità, all’istruzione e agli enti locali. La spending review vale per gli ospedali e per le scuole, ma non per i cacciabombardieri.
[…]
Il rigore di Monti vale per gli esodati, i pensionati e gli studenti, ma non per le armi dove invece le spese più folli sono ammesse. Invece di destinare i pochi soldi che abbiamo alle misure per fronteggiare la crisi e dare una risposta a milioni di persone a rischio di povertà, si fanno contenti pochi “dottor Stranamore” (generali, ammiragli, consulenti a libro paga della Difesa) così bisognosi di portaerei (fa status) fortunatamente inutilizzate e cacciabombardieri di lusso fermi sulle piste (meno male) perché a secco di carburante: per quello non ci sono i soldi.
Sappiamo quindi che nella cosiddetta “agenda Monti” ci sono anche gli F35. Ecco perché serve un altro premier, espressione del paese e non dell’establishment, che abbia la forza di dire a questi signori dalle tante mostrine e stellette: fermatevi, non fate altri sprechi, questi soldi in più non ve li diamo e – anzi – li destiniamo a qualcosa di più utile: il lavoro, la scuola, la sanità. Rimettete il vostro Risiko nella scatola e pensiamo all’Italia”.
(Il rigore non è per tutti, Giulio Marcon, il Manifesto, 17.10.2012)
agbiuso
Anche Repubblica parla adesso dell’enorme spreco costituito dall’acquisto di “131 F-35 che costeranno quanto una manovra finanziaria”; aerei che persino potenze militariste come Israele, GB e USA reputano del tutto inutili.
Ma il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, un ammiraglio innamorato delle armi, non ne vuol sapere di tagliare questa assurdità. E’ la conferma che tutti i governi sono politici, poiché fanno scelte politiche. In questo caso, poi, c’è un evidentissimo conflitto di interessi che tocca l’ammiraglio-ministro.
E intanto sulla maggior parte di noi si abbattono altre tasse e peggiorano servizi come la sanità, l’istruzione, la ricerca, i trasporti.
Che schifo.
Dario Generali
Caro Alberto,
come sempre hai colto perfettamente nel segno e hai evidenziato una notevole contraddizione. La risposta che questo governo darà alle tue domande ne indicherà la reale natura.
Un caro saluto.
Dario