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Intervista su Come internet cambia la nostra mente
Il numero di ottobre 2011 della rivista svizzera Ticino Management (anno XXIII, n. 10) ha dedicato ampio spazio al rapporto tra tecnologia informatica, mente umana e società. Su questi temi sono stato intervistato anch’io. Del dossier segnalo due articoli ai quali ho più direttamente contribuito: Se non ora, quando? (pp. 46-49) e Fine della geografia? (pp. 56-59).
3 commenti
agbiuso
Sul manifesto di oggi Benedetto Vecchi analizza origini e struttura politica del digitale e di Internet: Internet è un feudalesimo in salsa digitale
agbiuso
L’ “antico supporto” che è la mente umana rimane naturalmente il migliore, caro Diego. Quando poi si tratta di un amico acuto e capace come lei, si è in ottime mani 🙂
Per quanto riguarda il dossier nel suo complesso, sì è vero che la diversità delle prospettive -più che delle opinioni- produce una sensazione di disorientamento. Il giornalismo culturale (e ancor più quello che si limita alla Rete, e non è questo il caso di Ticino Management) ha molti vantaggi ma presenta anche dei notevoli limiti e non può mai sostituire la riflessione veicolata dai libri, gli unici strumenti in grado di far pensare il lettore, persino al di là del loro valore intrinseco.
diego b
sto leggendo «cyborgsofia», quindi sono nel pieno di queste tematiche
sto navigando nei suoi pensieri, caro prof. b., in qualche modo, oltre ai vari congegni digitali, c’è un nuovo ma antico supporto che li sta memorizzando, in modo non passivo, cioè la mente del suo amico diego
—-
aggiungo una piccola nota sull’articolo:
le sue considerazioni, caro prof. b., sono come sempre limpide, profonde, interessanti, ma l’articolo nel suo complesso l’ho trovato confuso, una specie di aggregato frettoloso di opinioni diverse, con passaggi stimolanti ma nel complesso alla fine della lettura chi non fosse addentro a questi temi ne esce più confuso di prima, almeno secondo me