Il dolore, per quanto sta accadendo a un popolo di antica eleganza e rigore come il Giappone, è profondo. Tra le immagini più impressionanti quelle del mare inarrestabile che invade di sé la terra con l’implacabilità di una potenza indiscutibile, potenza che soltanto un antropocentrismo ingenuo e patetico può far ancora definire -da non pochi giornalisti, ad esempio- come “irrazionale”. La Terra è il paradigma stesso della razionalità, col suo ordine cosmico dei movimenti di rotazione e di rivoluzione, di moto delle placche geologiche, di trasformazione costante e di entropia. Terremoti, tempeste, piogge, calore, sono assolutamente “razionali”. Irrazionali sono gli esseri umani, le civiltà, le amministrazioni, che costruiscono dighe su terreni franosi, impianti nucleari in zone sismiche, case su case alle falde di vulcani come l’Etna o il Vesuvio. Di tanto in tanto, la nostra grande Madre ci ricorda che siamo una specie come le altre, materia tra la materia, finitudine fatta di pianto e di hybris. Di diverso rispetto alle altre specie viventi abbiamo soprattutto la capacità di affrettare la nostra fine provocando Gaia a scrollarci da sé come quei fastidiosi e arroganti parassiti che siamo. Heidegger, filosofo della Misura, ci ha ricordato che «su questa terra noi rimaniamo insediati nel relativo» (Conferenze di Brema e Friburgo, Adelphi 2002, p. 218).
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1 commento
filippo scuderi
Sono stato in Giappone per lavoro, in questi giorni ricevo qualche telefonata da amici e mi chiedono cosa ne pensi di quello che è successo in Giappone e in particolare delle centrali nucleari, rispondo che quando sono stato a Tokio, ho visto uno stile di vita di coerenza di rispetto per tutti e per tutto, ho visto tanti gesti quotidiani con tale armonia perfezione e gentilezza, e che con questo stile di vita-pensiero non penso avrebbero provocato danni a causa di sbagli umani, quello che sta accadendo adesso alle centrali nucleari è chiaramente forza della natura, il mondo è senza significato siamo noi che diamo significato al mondo e di conseguenza a ciò che accade.
Ho mandato chiaramente e mail ad amici che vivono a Tokio e la risposta che ho avuto, a parte di ringraziamento per il pensiero (per fortuna stanno tutti bene) è stata che uno di questi si è fatto due ore di strada a piedi per raggiungere la sua banca e poter fare un bonifico per il Giappone del nord, quanta dignità c’è in questa cultura in questo momento noi c’è la sogniamo, penso che supereranno questo momento come si superano tutti i momenti drammatici della vita, l’importante è trarre esperienza positiva, come diceva Lev Tolstoj l’amore vince su tutti.
F.S.