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Il trucco

Squallido trucco, quello che un giornalista che è stato ed è tra i peggiori figuri della corte craxiana prima e berlusconiana ora va spargendo nella convinzione che la gente sia idiota e beva la tesi secondo la quale al suo padrone verrebbero imputate colpe morali, “peccati”. Qui -conviene ribadire l’ovvio- la morale non c’entra nulla; a chiedere a s.b. di andarsene non sono dei sessuofobici ma tutto al contrario sono uomini e donne per i quali il sesso è così bello da preferire scambiarselo invece che comprarlo. La questione è completamente diversa e consiste in tre punti:
– l’immensa disponibilità finanziaria del capo del governo, che gli consente un’azione sistematica di corruzione dei singoli, della stampa, delle istituzioni;
– il controllo quasi totale delle televisioni, con l’annesso e antidemocratico conflitto di interessi;
– il carisma che il personaggio possiede e che affascina milioni di persone.
Si tratta di tre condizioni chiaramente pericolosissime per l’equilibrio dei poteri che è la vera sostanza di un regime democratico, il quale consiste esattamente in tale equilibrio/separazione e non in una delega senza condizioni a chi, come Berlusconi, è stato eletto tramite una legge-truffa col 35% dei consensi degli italiani e che per questo pretende di porsi al di sopra di ogni norma, diritto, decenza. L’indecenza non sta “nelle mutande” ma nel potere carismatico in mano a un ricchissimo padrone dei media ormai psichicamente fuori controllo.
(Il giornalista che organizza raduni contro inesistenti “puritani” e a favore delle orge con minorenni si dichiara anche un devoto della Chiesa cattolica. Chissà che cosa ne pensano i cattolici).

17 commenti

  • Filippo Scuderi

    Febbraio 24, 2011

    Grazie Diego e Laura .

  • diego b

    Febbraio 24, 2011

    condivido dell’ottimo Filippo Scuderi l’osservazione amarissima che i tiranni a volte sono ridicoli, ma purtroppo il prezzo da pagare non è solo qualche risata, ma è la morte di innocenti e giovani eroi

  • Laura Catani

    Febbraio 24, 2011

    Caro Filippo,
    condivo pienamente il tuo punto vista, ti seguo sempre anche se spesso non riesco ad esprimere i miei pensieri in merito ai tuoi pensieri.
    Continua cosi’; a darci una visione schietta reale e malgrado tutto sognatrice delle tue idee.
    Buona giornata.
    Laura

  • filippo scuderi

    Febbraio 24, 2011

    Su agb “l’omosessualo” c’è un passaggio di un mio commento :
    1. Pubblicato 4 novembre 2010 alle 21:36 | Permalink
    Abbiamo spesso paragonato B.M. & S.B. si potrebbe fare un marchio, perché questi due personaggi-elementi nati in contesti storici diversi, ma molto simili sia in aspetti semantici sia in aspetti somatici-sodomizzanti, perché di sicuro hanno sodomizzato l’italiano, che per sua sfortuna ha vissuto nel periodo B.M. e vive nel periodo S.B., certamente personaggi di una potenza non indifferente, però si smentivano ripetutamente, ora sostenevano un argomento, ora sistematicamente lo smentivano, questi due vanagloriosi!

    Qui oggi abbiamo l’opportunità di avere due personaggi nello stesso contesto storico.
    Che entrambi hanno sodomizzato l’italiano e non solo, visto che nonostante il dittatore libico abbia buttato fuori tutti gli italiani imprenditori e non solo, visto che avevano speso i risparmi e investito in Libia, nonostante ciò mister S. come splendido si è fatto carico di rimborsare (chiaramente con i nostri soldi) la Libia, non capisco veramente o faccio fatica, la ragione di tutto ciò, e adesso che impegni ha Mr SB con le sue imprese in Libia?
    Che altre storie ci racconteranno? E NEL CONTEMPO LA POVERA GENTE MUORE ANZI GLI EROI CONTEMPORANEI MUOIONO.

  • agbiuso

    Febbraio 23, 2011

    L’entità s.b ha ospitato come un sovrano da ammirare Gheddafi e ha persino baciato le mani di un uomo che fa bombardare il suo popolo, uccidendo e ferendo decine di migliaia di libici. I modelli di Berlusconi sono i dittatori che tutto possono e che massacrano i loro sudditi: Putin, Mubarak, Gheddafi, altri tiranni dell’ex impero comunista, Hitler, Stalin. Nei loro confronti prova l’invidia di chi vorrebbe -come scrive Canetti- “dominare su un mucchio sterminato di cadaveri”. E certamente è riuscito a rendere culturalmente e mentalmente cadaveri molti italiani.

  • Biuso

    Febbraio 21, 2011

    Sì, è l’inversione più completa e profondamente inquietante dei significati delle parole e dunque della realtà. Un articolo di Furio Colombo getta la sua luce disvelatrice sulle tenebre che stanno calando.

  • Ricupero Salvatore

    Febbraio 21, 2011

    “…sottoponendola a 17 interrogatori con una evidentemente straordinaria pressione psicologica per una minorenne, sono i magistrati di Milano che hanno espresso in nome di un inqualificabile moralismo disprezzo per la donna e insensibilità per una ragazza considerata immatura e psicologicamente fragile. Da loro viene l’impulso. Da loro la «notizia criminis»…”. Ecco le parole di un altro giullare di corte, che dalle pagine di un giornale del suo benefattore sostituisce facilmente alle parole -diritto positivo- quella di -moralismo-. Questi pseudo qualche cosa, pur di apparire, si spacciano per intellettuali, che per giustificare i crimini del loro “Silviuccio” potrebbero includere nella sfera del privato, e quindi non perseguibile, oltre all’uso di minorenni, perchè no, la violenza a donne e bambini, purchè consumata entro le mura domestiche. Spostano a loro piacimento il cursore che separa la frontiera fra pubblico e privato, sconvolgendo qualsiasi possibilità di stabilire una qualunque norma positiva, purchè il loro padrone sia salvo.

  • alessandra

    Febbraio 16, 2011

    alessandra furlotti
    vorrei aggiungere il suggerimento della lettura di questo articolo di Tarquini, direttore dell’avvenire, all’indomani della manifestazione di domenica, a conferma che forse alcuni cattolici sono “Presenti”…
    http://www.asca.it/news-CASO_RUBY__AVVENIRE__NON_LIQUIDARE_PIAZZA_DONNE_COME__RADICAL_CHIC_-990452-ORA-.html

  • anna

    Febbraio 15, 2011

    già i cattolici romani, una distinzione che non sfugge mai al di là delle Alpi.
    Cosa ne pensino le gerarchie è palese come è palese quale sia il fondamento del loro pensiero.
    Cosa ne pensino i singoli … dipende molto dalla comunità a cui appartengono
    Un fatto è inconfutabile la “variabile cattolica romana” fa del nostro paese un enclave “diversa” dal mondo occidentale che progredisce
    Che progredisce, con buona pace degli “smutandati”, in virtù di patti sociali e costituzionali di ispirazione puritana
    Vorrei poter ricordare a due eminenti personaggi filoamericani, Ferrara da un lato e Severgnini dall’altro, che la costituzione usa è un concentrato di principi puritani, mentre la dichiarazione di indipendenza sancisce addirittura il “diritto alla ricerca della felicità”! Tutta la società americana (e non è l’unca) è fortemente permeata di puritanesimo e non mi pare che questo sia un problema!

    Piuttosto mi pare che questi vocianti personaggi abbiano molto in comune con “I Piagnoni” di fiorentina memoria.

  • diegob

    Febbraio 14, 2011

    se invece di “Silvio” il capo del governo si fosse chiamata “Silvia” e avesse avuto i medesimi comportamenti? L’avrebbero invidiata, ammirata, difesa ed esaltata o avrebbero detto che si trattava di una “ninfomane, puttana, schifosa”?

    caro prof.biuso, la domanda è interessante; forse abuso della sua cortesia, voglio scrivere un parere divergente dal suo, al riguardo: io credo che il servilismo e l’interesse ai benefici che esso comporta sia superiore anche ad ogni ancestrale pregiudizio di genere, per cui se si fosse chiamato silvia, avrebbero obtorto collo applaudito alla sua simpatica e moderna femminilità disinibita, ben diversa dal pudore delle sciocche ginocomuniste; io nel mio pessimismo totale la penso così…

  • diegob

    Febbraio 14, 2011

    quando un comportamento è deprecabile, è bene affermarlo apertis verbis, senza troppi distinguo che aiutano chi vuole far scattare la trappola della polemica pretestuosa

    intendo con questo dire che anche persone con convincimenti diversi, con prospettive sociali e politiche diverse, con riferimenti a corpi e blocchi sociali anche divergenti, possono essere d’accordo nel deprecare qualcosa che è deprecabile in sè

    quindi, possiamo esser cattolici, non cattolici, marxisti, non marxisti, liberali, anarchici, spiritualisti, qualunque cosa, ma se siamo persone di senno per lo meno normale, non possiamo che esser tutti d’accordo su ciò che è evidente

    chi non lo è, nel deprecare, non può che essere in malafede, questo è assolutamente chiaro

  • agbiuso

    Febbraio 14, 2011

    Vi ringrazio di questi interventi, diversi ma tutti davvero preziosi nella loro pacata e convinta indignazione verso l’infinito squallore del berlusconismo.
    Sono grato in particolare a Paolina Campo e ad Alessandra Furlotti per aver risposto non soltanto in quanto donne ma anche come cattoliche.

    Aggiungo una breve ma credo non secondaria riflessione: i tanti uomini e le non poche donne che difendono ancora s.b. come avrebbero reagito se invece di “Silvio” il capo del governo si fosse chiamata “Silvia” e avesse avuto i medesimi comportamenti? L’avrebbero invidiata, ammirata, difesa ed esaltata o avrebbero detto che si trattava di una “ninfomane, puttana, schifosa”?
    La risposta è sin troppo ovvia e, da sola, testimonia di come emancipazione, eguaglianza e differenza tra i generi siano ancora assolutamente lontani. Anche -va detto- per responsabilità di troppe donne in adorazione di Berlusconi.
    La domanda che avevo posto qualche tempo fa sul perché tante di loro accettino tale degradazione allo stato di oggetto è dunque sempre valida.
    Per questo le manifestazioni di ieri restituiscono un poco di speranza e inducono a ritenere che almeno a livello simbolico l’autocrate sia in declino. Premessa indispensabile del suo declino anche politico.

  • filippo scuderi

    Febbraio 14, 2011

    Cosa dire, certe volte invece di dare un commento, do un piccolo modesto consiglio; vedere un film di Nanni Moretti , il Caimano.
    ps
    “”Aristotele””
    La dignità non consiste nel possedere onori ma nella coscienza di meritarli.

  • alessandra

    Febbraio 14, 2011

    Condivido il bisogno di Biuso di esprimersi su Giuliano Ferrara: è stato uno dei numerosissimi interventi in difesa del “Santo” che più di tutti mi hanno fatto indignare per ipocrisia e servilismo.
    Da cattolica sento forte la necessità di esprimenre che la misura è colma: sono offesa prima come cittadina e poi come donna dall’arroganza del potere che tutto compra e tutto giustifica, anche comportamenti privati spudorati, ridicoli, pericolosi e invece ostentati.
    Credo che nel numero di quelli che ieri sono stati alla maniferstazione (e che numero!) ci siano anche quelli che grazie a Ferrara si sono sentiti spinti ad uscire per dire basta.
    La grande trasversalità delle persone presenti, mi ha fatto gioire e sperare che a tutti i livelli (compresi i cattolici, finora troppo zitti) non si possa più tollerare oltre lo squallore, la pochezza e lo scempio della Democrazia e dei Valori.
    Alessandra Furlotti

  • Paolina Campo

    Febbraio 14, 2011

    Mi dispiace contraddire l’affermazione precedente.
    Sono cattolica e sono una che la domenica va a messa e dice ad alta voce il credo, riflettendo con particolare trasporto su quel passo che recita ” luce da luce”. Il professore Biuso, durante una sua lezione, con grande rispetto, invitava, chi tra i suoi allievi frequentava la chiesa la domenica,a porre più attenzione a quelle parole e mi sento di ringraziarlo anche per questo.
    La fede è qualcosa di intimo e di profondo e merita rispetto.
    Cosa penso di quello che sta succedendo nel nostro paese?
    Penso che c’è molta stanchezza. Mi sento offesa come cittadina e come donna. Penso che l’ignoranza tenta in tutti i modi di fagocitarci e omologarci; che una specie di tolleranza strana e assurda si esprima coma forma di semplice “lasciar fare” per cui, consciamente o inconsciamente, si va incontro all’autosconfitta.
    Ho apprezzato molto l’intervento di Umberto Eco e mi chiedo: dov’è finita la dignità umana? Perchè in tutto questo dire nessuno riesca ad emergere veramente per proporre qualcosa di nuovo, qualcosa che dia lustro ad una situazione di così grande imbarazzo?
    Ateo, cattolico. Destra, sinistra. Che importanza hanno queste differenze se dentro queste differenze la ragione non opera costruttivamente?

  • alessandra tigano

    Febbraio 13, 2011

    I cattolici non pensano. Stanno in silenzio e praticano l’esercizio dell’ipocrisia. Ovvero stanno al gioco di s.b.

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