Enrico Benaglia. Splendore Mediterraneo
Catania – Camera di Commercio
A cura di Alida Maria Sessa
Sino al 13 febbraio 2011
È come una sintesi lieve, giocosa, infantile ed erotica della pittura mediterranea. Di questo mare che entra nelle case, di donne sedute tra gli ulivi in attesa dell’uomo che le sta per sposare, di figure che corrono nell’aria turchese con abiti e capelli al vento, di venditori sulle spiagge, di “cacciatori di stelle” che penetrano in foreste simili a quelle del Doganiere Rousseau o di Ligabue, di orizzonti sereni e infuocati di Sole. Figure umane come origami che si dispiegano in uno spazio non euclideo ma fatto di memoria, la memoria di quando eravamo bambini e tra fuochi d’artificio, antichi palazzi e bancarelle colme di giocattoli accadeva il sogno dell’infanzia.
Enrico Benaglia è romano ma è riuscito a restituire la Sicilia in ciò che essa ha di profumato e lucente. La sua pittura è figurativa e però per nulla ingenua, nutrita com’è della sedimentata esperienza del cubismo, del realismo magico di Antonio Donghi, di Chagall. Espressioni e forme alle quali questo artista regala qualcosa di raro: la felicità. Una gioia d’esserci che trasforma le brutture dell’Isola in una metafora di universale bellezza.