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1 commento

  • agbiuso

    Febbraio 28, 2013

    A p. 13 de La mente temporale si legge:
    “Siamo stati noi a progettare gli elaboratori elettronici e a tentare di rendere effettiva un’Intelligenza Artificiale ma quest’ultima non potrà sorgere da una materia priva della complessa ed enigmatica ricchezza della corporeità. Non saranno le macchine a diventare intelligenti ma sarà il nostro corpo ad assumere al proprio interno la potenza percettiva e computazionale delle macchine, giungendo a una possibile confluenza evolutiva”.

    Sulla Repubblica di oggi leggo un breve articolo che sintetizza i risultati di alcune delle più recenti ricerche sull’Intelligenza Artificiale:
    “Il cervello non può essere replicato”: uno studio ridimensiona i computer
    Vi si dice, tra l’altro, che ” il cervello umano non è replicabile in forma digitale. Le macchine non diventeranno mai umane, anzi saremo noi ad assimilare la tecnologia, anche fisicamente”.

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