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La matematica del silenzio

La matematica del silenzio

La matematica del silenzio
di Federico Bertozzi
Spazio Teatro 89 – Milano
con Debora Migliavacca Bossi
Musiche originali di Stefano Scarani
Sino al 23 ottobre 2009

Quanto è grande Domrémy, il paese dove nacque Giovanna d’Arco? Oggi ha 167 abitanti; quanti erano nel 1412, anno di nascita della ragazza? Il silenzio avvolgeva i faggi, i boschi, i luoghi. In quel silenzio Jehanne Darc sentiva le voci delle sante e dell’arcangelo Michele che la esortavano, costringevano, alla guerra. Tali voci si intrecciarono alle ambizioni della famiglia, all’influenza di monache potenti e dell’ordine francescano, al ricordo di profezie riguardanti una vergine che avrebbe salvato la Chiesa e la Francia. E importante strumento delle vittorie di Giovanna fu Gilles de Rais, uno degli uomini più crudeli di ogni tempo, uno stupratore e massacratore di bambini. Mentre viene processata, la ragazza si addolora delle «tre frecce» che la uccidono: l’odio degli inglesi, l’ambigua debolezza del Delfino ma soprattutto il tradimento della Chiesa.
L’«ipotesi inconsueta sul trionfo e sull’ombra di Giovanna d’Arco» -questo il sottotitolo dello spettacolo- è dunque che parola e silenzio, luce e ombra, esaltato misticismo e indicibile ferocia, esattezza ed entropia, si coniughino in una delle vicende più singolari e insieme più emblematiche della storia dell’Europa cristiana. Ai due personaggi -Jehanne e Gilles- dà voce e corpo Debora Migliavacca Bossi, capace di accordare gesti, suoni, tensione nella dolce durezza di questa storia estrema.

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