Generato dal serpente e dal toro, da Zeus e da Semele, da Era e da se stesso, Dioniso è la vita che uccidendosi rinasce. Solo chi fa a pezzi il dio e se ne nutre incorpora in sé parte della sua essenza e della sua vita. L’umanità è nata dalla fuliggine dei Titani inceneriti da Zeus per aver ucciso e divorato Dioniso. Tutti gli umani sono pertanto «fatti della medesima sostanza dei primi nemici del dio; eppure tutti hanno in sé qualcosa che viene proprio da quel dio, la vita divina indistruttibile» (Karl Kerényi). I Grandi Misteri celebravano l’uccisione del dio da parte dei suoi devoti, la conservazione di lui nei corpi dei fedeli e la sua periodica resurrezione. Iside ricompone le membra sparse del fratello-marito, Dio Padre restituisce la vita al Figlio, Apollo «il dio della luce che guarisce, proprio quello che poteva porre fine allo stato in cui si trova un dio sofferente, smembrato, morto ma anche temporaneamente pazzo, poteva aiutare [Dioniso] a riacquistare la sua integra vitalità» (K.K.)
I paradigmi mitologici è di noi che parlano, di noi alla ricerca di una vita perenne nelle forme della genetica, della clonazione, dell’evoluzione verso modi artificiali di esistenza e di intelligenza. Siamo sempre gli stessi nel mutare incessante della cultura e delle sue forme: grumi di tempo, concrezioni effimere della materia, Bìos precario della indistruttibile Zoé. Ecco Dioniso: «il prototipo dell’alta gioia di vivere» (Erwin Rohde), natura, potenza, tenebra splendente.
3 commenti
agbiuso
L’utilizzo delle droghe, di tutte le droghe, da parte di percentuali molto alte del corpo collettivo è ormai un dato sociologico che sarebbe sciocco ignorare o nascondere. Per ogni sequestro da parte delle ‘forze dell’ordine’, molti altri scambi rimangono ignoti. Non si tratta soltanto di criminalità: è il bisogno di euforia e insieme di dissoluzione che gli umani provano in ogni istante, che lo sappiano o meno. È uno dei trionfi di Dioniso, del dio.
Marco
Dioniso nei Misteri è soprattutto l’iniziatore demonico del fedele, che redime mostrandogli violenza e morte.
paolo giorelli
“Questo nuovo dio, di cui tu ridi,
sarà grande un giorno in tutta la Grecia, più grande
di quanto io possa spiegarti.”
Baccanti a cura di Giorgio Ieranò