«Le prostitute vi precederanno nel regno dei cieli» (Mt, 21, 31)
Non pèrdono occasione per ergersi a tutori e paladini della “morale naturale”, cioè della loro. Reputano ogni altra prospettiva etica un errore e una perversione o, come usan dire, “un disordine grave”. Concionano senza requie su embrioni, moribondi, rapporti coniugali, profilattici, omosessuali…Risulta quindi stupefacente il loro quasi assoluto silenzio sull’esempio di vita morale che il Presidente del Consiglio italiano offre ai milioni di fedeli cattolici (e ai giovinetti loro figli) che hanno contribuito alla sua elezione. Il culmine è raggiunto quando costui offre dei consigli in materia di piacere sessuale a una prostituta, dicendole -testualmente- «Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola…Devi toccarti con una certa frequenza».
Questo cortese ed esplicito invito alla masturbazione formulato da una altissima autorità politica del Paese più caro al cuore di Papi e Cardinali non suscita nelle loro anime neppure la più flebile eco. «Rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume» (Mt., 23, 27)
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2 commenti
Dario Generali
Caro Alberto,
la religione viene da sempre utilizzata dal potere in modo machiavellico e come instrumentum regni: l’ipocrisia è il segno distintivo della maggior parte dei cattolici sul piano sociale e morale.
Non mi meraviglia quindi per nulla che le gerarchie ecclesiatiche tollerino i comportamenti berlusconiani, perché, al contrario, ne saranno avvantaggiate su altri piani, dove potranno avanzare richieste maggiori in cambio del loro silenzio su questi episodi. Pure non mi meravigla che il popolo cattolico accetti in silenzio, perchè la maggior parte dei suoi membri si dichiara cattolica senza esserlo, per pura opportunità o, più semplicemente, per pregiudizio e ignoranza, ma ha mentalità e comportamenti prettamente utilitaristici, che la porta a invidiare la vita di Berlusconi e a non comportarsi in modo analogo solo per l’impossibilità economica di farlo.
Chi vota Berlusconi è nella maggior parte dei casi in malafede e lo fa per rendere il più possibile debole lo Stato di diritto, in modo da poter più facilmente non rispettare le leggi e delinquere, oppure, per quello che riguarda il lumpenproletariat, per intima adesione ai modelli televisivi acefali e per ammirazione nei confronti del tiranno, che mostra di fare tutto quanto rappresenta un miraggio per la peggiore plebe.
Inevitabile, dunque, il silenzio da parte di questi cattolici sulle orge di Stato (perché è questa caratteristica che le rende intollerabili), visto che l’unico loro vero disappunto è di non essere al posto di Berlusconi e di non poter fare altrettanto.
Un caro saluto.
Dario
Pino De Stefano
Mi permetto di segnalare come commento al post suddetto il post “in cosa credono I cristiani” sul blog http://www.in-crocivie.com.