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La banda Baader Meinhof

di Uli Edel (Der Baader Meinhof Komplex) Germania, 2008 Con: Martina Gedeck (Ulriche Meinhof), Moritz Bleibtreu (Andreas Baader), Alexandra Maria Johanna Wokalek (Gudrun Ensslin), Bruno Ganz (Horst Herold) Trailer del film baadermeinhof

Germania, decennio 1967-1976. Dalle feste in spiaggia alla morte nel carcere di Stammheim si consuma la parabola della giornalista Ulriche Meinhof, che dopo aver aiutato Andreas Baader a fuggire dal carcere entra insieme a lui e ad altri compagni in clandestinità, trascorre un periodo di addestramento in Giordania e compie una serie di rapine e attentati prima di essere definitivamente arrestata. Fu lei l’autrice della più parte dei testi teorici e dei manifesti della Rote Armee Fraktion ed è soprattutto sulla sua vicenda che il film incentra la propria attenzione.

Film che mi è parso riuscito in quanto tale: pieno di ritmo, ben interpretato, spettacolare e nello stesso tempo capace di riflessione. Non si può chiedere di più a un’opera che affronta uno dei periodi più complessi della storia contemporanea, i cui eventi rimangono ancora in gran parte oscuri   mentre le interpretazioni sono le più diverse. Il regista Uli Edel opta per la credibilità del suicidio collettivo -nel 1977- dei capi della RAF in carcere. Tesi assai discutibile ma coerente con il modo nel quale vengono delineati i caratteri dei protagonisti. Si dà infatti molto -forse troppo- spazio al privato. In ogni caso il quadro storico internazionale risulta plausibile, soprattutto nei legami tra la guerra del Vietnam e la repressione in Europa. Repressione che viene descritta in modo assai efficace nella scena quasi iniziale del film, nella quale sembra di “star dentro” alle situazioni auspicate anche di recente da Cossiga, dentro ciò che avviene oggi nella città italiane e nelle capitali europee, mentre da noi la grande stampa si occupa di cronaca nera e di spazzatura televisiva…Il senso complessivo è che la violenza dei gruppi armati comunisti fu grande ma che tale fu anche quella degli Stati e dei loro padroni finanziari, come sempre.

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