(Die welle)
di Dennis Gansel
Germania, 2008
Con: Jurgen Vogel (Rainer Wenger), Odine Johne (Maja), Max Mauff (Kevin), Amelie Kiefer (Mona), Maximilian Vollmar (Bomber)
Ron Jones, è stato insegnante di storia alla Cubberley High School di Palo Alto in California. Philip Zimbardo ha insegnato psicologia alla Stanford University. Nel 1967 il primo e nel 1971 il secondo, condussero degli esperimenti analoghi. Zimbardo ricreò nei sotterranei dell’Università un carcere e vi pose una ventina di studenti volontari scelti tra i più equilibrati. Li divise casualmente tra detenuti e aguzzini. Dopo cinque giorni dovette interrompere l’esperimento perché quei ragazzi erano diventati alcuni dei sadici torturatori e gli altri prima dei ribelli e poi dei detenuti completamente passivi e in balia dei loro carcerieri. Zimbardo chiamò tutto questo “effetto Lucifero”. L’esperienza di Jones fu un po’ diversa ma i risultati analoghi: una completa deindividualizzazione tramite la quale ciascuno scaricava sul gruppo (The third wave) la responsabilità di ogni azione, anche la più violenta.
Il film di Gansel si ispira a tutto questo e narra di un docente giovane e fricchettone che tiene un seminario sull’autocrazia. Ai ragazzi i quali si dicono convinti che nella Germania contemporanea sarebbe impossibile l’avvento di una nuova dittatura, il Prof. Wenger risponde suscitando in loro un forte spirito di gruppo tramite abbigliamento, gesti, simboli e nemici comuni. Il successo dell’esperimento va oltre le sue previsioni.
La narrazione procede scorrevole e plausibile, anche se i caratteri dei ragazzi sono un po’ troppo stereotipati. La chiave sta forse nel dialogo tra due di loro “prima” dell’avvento dell’Onda, quando osservano il completo disinteresse politico e l’individualismo della propria generazione. Gli animali sociali hanno invece bisogno di sentirsi parte di un tutto e anche questo spiega la facilità con la quale Wenger crea dal nulla un movimento assai compatto. Peccato che il finale risulti inutilmente drammatizzato. Non ce n’era bisogno, è l’intero film -e ciò che vi sta dietro- a essere inquietante.
4 commenti
agbiuso
Un articolo di Giuseppe Sapienza su Aldous (Fonte: Il pastore e il gregge, 16.5.2024) costituisce un’ottima sintesi della sociologia e psicologia dell’obbedienza, con un finale fulminante e del tutto condivisibile quale è questo:
“Ci sono diversi individui e organizzazioni impegnati nel “design dell’obbedienza”, come agenzie governative, lobbisti, pubblicitari e marketer, leader e organizzazioni religiose, istituti educativi, e influencer.
Influenzare gli altri per scopi contrari ai loro interessi e alla loro volontà non è solo accettato, ma sostenuto e rispettato.
Ecco perché quando, nonostante tutto il pane e il circo, i programmi televisivi, i media, il cinema, la propaganda, i giornali, i tentativi dei pastori di imporre una visione del mondo falliscono, io brindo all’umanità.
Ogni volta che un candidato viene attaccato dall’establishment ma viene comunque eletto, si suggerisce come votare in un referendum, ma la gente lo ignora, si vogliono imporre misure dannose a una comunità ma la gente protesta, in breve, ogni volta che la fabbrica di visioni del mondo fallisce, considero gli esseri umani migliori delle pecore”.
agbiuso
Un brano da Gregarismo Ipermoderno, di Davide Miccione
Avanti!, 23.4.2023
“Ci sono miriadi di esperimenti, alcuni ben noti come quelli di Philip Zimbardo, che mostrano la natura gregaria dell’uomo come preponderante rispetto alla coscienza morale (o, forse meglio, la coscienza morale come mera razionalizzazione della spinta gregaria). Lo si annota ovviamente per chi ha bisogno per vedere l’evidente delle scienze psicologiche e sociali.
La natura gregaria umana ci rende più sensibili al consenso generale che alla scoperta individuale delle cose. Quest’ultima ci lascia sempre il dubbio e il timore che possa dover essere pagata con una marginalizzazione, o peggio una espulsione, dal nostro branco umano. Buona parte degli individui posti davanti a qualcosa che a loro sembra vero ma li allontana dalla società abbracciano ciò che vero non sembra. Tra credere ai propri stessi occhi e credere al branco decidono di credere al branco, alla massa, alla società. La cosa ha un senso in termini evolutivi e permette, diciamo così, un coordinamento più semplice e immediato tra chi orienta il branco e chi se ne fa orientare ma apre una serie di problemi, a voler essere eufemistici, millenari nella pratica della libertà di pensiero. Non necessariamente ciò che è utile nell’organizzazione della caccia al mammut deve esserlo in una società complessa”
agbiuso
“Ainsi il a été réalisé il y a quelques temps aux États-Unis une expérience fascinante, dont la vidéo est visible sur les réseaux sociaux.
Une dame est convoquée dans une grande salle d’attente, spacieuse, dans laquelle se trouvent autour d’elle une dizaine de comédiens. Une cloche va sonner de manière irrégulière environ toutes les minutes ou toutes les deux minutes et les comédiens vont se lever alors qu’ils sont en train de lire, de regarder leur téléphone ou d’avoir d’autres activités que l’on pratique dans une salle d’attente. Ils vont se lever tous en même temps puis se rasseoir quelques secondes plus tard. Il faudra environ cinq minutes pour que la dame se lève quand la cloche tintera et se rassoie ensuite exactement au même rythme que les comédiens.
Un par un ces comédiens, qui paraissaient avoir rendez-vous avant elle, quittent la salle d’attente et elle se retrouve seule. Pourtant lorsque la cloche sonne elle se lève puis se rassoit, elle reste seule cinq minutes et à chaque tintement de la cloche, elle continue à pratiquer le rite qu’elle avait vu pratiquer précédemment.
On fait entrer ensuite dans cette salle d’attente, une par une, des personnes qui ne savent absolument pas qu’elles participent à une expérience, tout comme cette dame, mais pensent avoir un rendez-vous administratif, médical ou professionnel.
La première mettra quatre ou cinq minutes pour se lever elle aussi à la sonnerie de cloche, la seconde mettra à peu près le même temps et lorsque ces personnes seront dix, elles se lèveront toutes les dix lorsque la cloche tintera. Il n’y a plus cependant aucun comédien parmi elles. […]
Il s’agit surtout par ce moyen, d’organiser la société autour de nouveaux dispositifs et de nouvelles règles. […]
Il s’agit d’habituer le peuple aux privations de libertés en faisant apparaître que ces privations de libertés ne sont pas produites par ceux qui édictent les interdictions, mais sont le produit du mauvais comportement d’autres gens, qui comme eux ne sont pas des décideurs, mais se comportent mal : ne se lèvent pas quand la cloche tinte, par exemple…”
« En maison »
di Gilles Casanova, La Sociale, 9.1.2022
Alberto G. Biuso » Ignoranza e altri crimini
[…] Eichmann- e che trasformò dei semplici volontari in aguzzini di altre persone soltanto perché qualcuno in camice bianco ordinava loro di trasmettere delle scariche elettriche “in nome della scienza”. (D. Ovadia, 66 e sgg.). […]